Ufficio catechistico

Autismo e disturbo adhd: avere i giusti strumenti pastorali

24 febbraio e 10 marzo: due pomeriggi di formazione rivolti a catechisti, animatori Grest, sacerdoti, religiose, operatori pastorali

Sono sempre più frequenti le circostanze in cui i catechisti si trovano ad accompagnare nei gruppi di catechesi per l’iniziazione cristiana dei bambini che presentano disabilità o disturbi dell’apprendimento. È una grazia, prima di tutto, perchè dà l’immagine concreta di una Chiesa che sa davvero fare casa a ciascuno, ma è anche una responsabilità che richiede di non improvvisare.

È per questo che nelle diocesi stanno nascendo percorsi e anche proposte metodologiche per aiutare i catechisti ad approcciare nel modo
non solo «tecnicamente» corretto, ma anche evangelicamente accogliente queste specifiche situazioni.

Nella diocesi di Grosseto un approccio metodologico nuovo ha iniziato a prendere forma poco più di un anno fa, quando in seno all’ufficio
catechistico diocesano è sorta la commissione diocesana per la disabilità. Tra i primi obiettivi, quello di aiutare chi fa catechesi ad approcciare nel modo migliore le situazioni in cui vi siano ragazzini con disturbi dell’apprendimento o con disabilità.

Per questo il 24 febbraio e il 10 marzo sono stati programmati due incontri di formazione dal titolo quanto mai eloquente: «Nessuno escluso! Avere i giusti strumenti nella catechesi e nella pastorale». I due incontri sono rivolti soprattutto a catechisti, animatori Grest, sacerdoti, religiose, operatori pastorali e si terranno nei locali della parrocchia SS. Crocifisso (via Lavagnini), a Grosseto, dalle 18 alle 19.30.

  • 24 febbraio: incontro con Elisa Vatti

Il primo appuntamento, il 24 febbraio, avrà come argomento un approfondimento sui ragazzi con disturbo da deficit di attenzione/iperattività. Ad approcciare il tema è stata chiamata Elisa Vatti, educatrice professionale e psicologa.
Conosciuto anche come adhd, questo disturbo è caratterizzato da una durata scarsa o breve dell’attenzione e/o da vivacità e impulsività eccessive non appropriate all’età del bambino, che interferiscono con le funzionalità o lo sviluppo. Nonostante l’adhd sia considerato un disturbo pediatrico e insorga sempre durante l’infanzia, a volte non viene riconosciuto fino all’adolescenza o all’età adulta. Le differenze neurologiche continuano in età adulta e circa la metà dei soggetti continua a presentare sintomi comportamentali anche in età adulta.
Secondo alcune ricerche, il 20-60% circa dei bambini con adhd presenta disturbi dell’apprendimento che interessano la lettura, la matematica o la lingua scritta, e la maggior parte ha problemi scolastici come scarso rendimento dovuto a disorganizzazione o mancato svolgimento dei compiti a casa (capacità esecutive).

  • Il 10 marzo: incontro con Alessandra Allegro

Il secondo momento formativo, il 10 marzo, sarà dedicato a bambini, ragazzi, giovani e adulti con autismo nelle nostre comunitá. A trattarlo sarà la logopedista Alessandra Allegro, impegnata anche nella vita ecclesiale. Secondo un recente lavoro curato dalla Regione, in Toscana nascono circa 31mila bambini all’anno e i numeri attesi di bambini con autismo sono pressappoco 30 all’anno. Relativamente alla più ampia categoria dei disturbi dello spettro autistico (dsa) la stima è ancora più alta e si assesta attualmente su 1 bambino su 150.

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