La Messa del Crisma ci coinvolge tutti particolarmente. A partire dai sacerdoti e dal Vescovo: è la festa del sacerdozio; è la festa della presenza del signore, che vuole essere segno in ognuno di noi attraverso la vita e la vocazione al sacerdozio.
È la messa del crisma: consacriamo gli olii che useremo durante tutto l’anno liturgico. Ecco il motivo per cui ci sono stasera tra noi i ragazzi. Una parte di quell’olio sarà sulla vostra fronte nel corso di quest’anno!
Noi sacerdoti rinnoviamo le promesse dell’ordinazione e tutta la Chiesa riscopre la sua vocazione sacerdotale, la sua vocazione di offerta: siamo chiamati a offrire, siamo chiaamti a dare e nel modo in cui diamo, riceviamo, diamo senso, significato. Prova a non dare, nella vita: sei isolato. Prova a non dare, nella vita: vivi una solitudine mostruosa, perché non riconosci più chi hai accanto.
Allora anche questa mia prima Messa crismale con voi preti è un cominciare e un camminare con voi spiritualmente. Non sono né più bravo né più santo di voi, ma con voi sono qui a seguire una Presenza, che è quella che ci ha convinto, ci ha fatto, che è stata motivo di decisione nella nostra vita. E’ proprio qui la nostra identità: la relazione col Signore. La nostra identità è la relazione con Gesù, perché se non è con Lui prevale altro. Quel legame può essere con noi stessi, può essere con le nostre attività, può essere coi nostri vuoti… Quante compensazioni…! Questo discorso non vale solo per i sacerdoti, ma per tutti. Ma guardate come l’esperienza e l’identità nostra viene proprio dalla relazione con Gesù! Ciò che dà forma al mio sacerdozio sono le relazioni d’amore con Gesù. Rinnoviamo, allora, oggi, in questa eucaristia, in questo inizio, l’impegno a mettere Gesù al centro, perché è la base di ogni Chiesa sinodale; è la base di ogni incontro; è la base dei nostri legami. Nelle parrocchie, nelle associazioni, nei movimenti, nelle attività che facciamo mettiamo la presenza di Gesù al centro! E’ questo che dà la qualità con cui mi lego e vivo la mia vita.
Perchè esiste il catechismo – che non è l’alternativa a tante altre attività-? Nel modo con cui conosco la presenza di Gesù e vivo i miei legami cambia tutto. Come a dire: conoscere Gesù non è l’alternativa ad altre cose che posso fare, ma è la qualità e il modo con cui sono chiamato a vivere. Allora oggi metto Gesù al centro, con voi, come pastore, come padre. Non è rinnovare alcuni concetti, ma rimettere al centro questa Presenza. E non posso dire il mio affetto se non dire: camminiamo insieme. E lo faccio con un piccolo esempio.: come uno dei papà o delle mamme qui presenti, non posso dire e dare affetto ai figli se non cammino insieme a loro, se non condivido la vita, se non condivido le cose più importanti. Voi genitori ci fate fare una bella revisione di vita, sul modo in cui anche noi condividiamo la vita col Signore.
E cos’è che ci qualifica in modo particolare? L’Eucaristia; la presenza del signore. La capacità di dire e dare la presenza di Gesù. E’ dire Messa essendo Eucaristia in mezzo alla gente là dove siamo.
Penso a ognuno di noi sacerdoti mentre dice “Questo è il mio corpo”: lo diremo anche tra poco davanti a quella patena, a quel pane e a quel vino, ma è più difficile dire “Questo è il mio corpo” davanti a una persona che mi chiede aiuto; Questo è il mio corpo” davanti a una persona che mi chiede ascolto, oppure anche davanti a una Parrocchia che non mi capisce. Sono disposto a dire Questo è il mio corpo” ? Forse è più facile dirlo davanti a quel pane e a quel vino: non disturba poi tanto, ma è nel dirlo davanti a una parrocchia, a una comunità … lì c’è la presenza di Gesù!
Siamo corpo dato per amore; dato ad un altro corpo: la Chiesa. E qui stasera siamo tutti rappresentati come Chiesa. Ecco la dimensione sacerdotale, la dimensione di offerta! Allora perché chiedere di camminare insieme spiritualmente? Perché non possiamo dare solo organizzazione, ma dobbiamo proporre a qualcuno di camminare verso la santità, di crescere spiritualmente. Lo domando a me stesso: io quest’anno ho fatto crescere qualcuno spiritualmente oppure no? Mi mette in gioco eh, perché è la modalità con cui il Signore mi chiama a essere prete/vescovo. Pensate un po’ se un genitore vede che il proprio figlio non cresce: cosa si fa? Ci si preoccupa! Ecco, a volte contiamo quante persone vengono, altre volte viviamo delusioni per quali sono e come stanno andando quei numeri…, ma occorre costruire anche un’altra tendenza, ossia: dare di più a qualcuno perché possa crescere e possa nutrirsi e perché qualcuno diventi seme per qualcun altro.
Allora se non sono dato e se non cerco il Signore come posso darlo agli altri? Se do tutto a qualcuno, allora vuol dire che mi sono compromesso, che sono di qualcuno. L’esperienza della fedeltà nasce qui: io posso stare insieme al mio coniuge ma non dare nulla… son fedele? Non lo so…
Per questo è importante vivere l’Eucaristia e la preghiera: a volte rischiamo una recitazione, ma il Signore in questa Messa crismale, ci chiama a saper dire e dare questa presenza: nel legarsi sempre di più a Lui. L’azione nasce dalla contemplazione e questo vale per tutti, non solo per i preti. L’azione nasce da che sguardo hai verso il Signore, perchè tante scelte le fai per Lui!
Questo non vuol dire che non si fa nulla: assolutamente no! Ma possiamo fare un passetto in più, il passetto possibile.
Allora questa Eucaristia, come ogni Eucaristia, diventa una forza per camminare e per farlo insieme.
Saper dare tutto è anche la modalità con cui sono chiamato a vivere la mia quotidianità. Saper dare tutto, come nello sport, cari ragazzi. Come nei doveri: nel modo con cui sai dare quel tutto riconosci anche la strada da prendere, il passo successivo da fare. Quanto e come l’eucaristia ci insegna a vivere! Il baricentro non è su di me ma su di Te!
Ai ragazzi che riceveranno la Cresima voglio ricordare, in modo particolare, la loro vocazione. Il Signore chiama: nei tempi, nelle modalità, nelle forme e nelle risposte che ognuno dà. Ma il Signore continua a chiamare: siamo aperti a Lui; siamo aperti alla sua presenza; siamo aperti alla vita!
+Bernardino
(da registrazione)