L'anniversario

Il vescovo emerito Rodolfo Cetoloni ricorda 50 anni di ordinazione presbiterale

Messa solenne, domenica 25 giugno, alle ore 18 nella Cattedrale di Grosseto

“Foffo vuoi andare con questo frate?”. “Sì!”. “Ma ha la barba!”. “Non mi importa, ci vado!”. A leggerlo oggi, questo
colloquio tra l’allora parroco della piccola comunità di Badia a Roti, nel Valdarno aretino, e il piccolo Rodolfo Cetoloni, viene bonariamente da sorridere. Sembra un dialogo uscito da qualche romanzo di fine ‘800, un “piccolo mondo antico”, che davvero oggi non esiste più e ci pare lontanissimo dal nostro modo di concepire la vita e anche la vocazione. Ma decenni fa accadeva normalmente così. Tanti bambini, predisposti allo studio, venivano inviati nei seminari (diocesani o di ordini religiosi) per proseguire nella loro formazione. Molti di loro, arrivati ad un certo punto del percorso, se ne tornavano a casa, altri, invece, scoprivano che quella vita era per loro. Ed è così che scoprivano di essere «chiamati» non solo a studiare, ma a dedicare la loro intera vita a Dio.

A p. Rodolfo Cetoloni è accaduto così. Partito dal suo paese ancora bambino, entrato nel Seminario dei Frati Minori Francescani della Toscana, ha compiuto il cursus degli studi e, arrivato all’età delle grandi scelte, ha detto un po’ come san Francesco qualche secolo prima: questo voglio, questo bramo, questo desidero con tutto il cuore. E così, vestito il saio francescano a La Verna, professati i voti, fra’ Rodolfo è inviato in Terra Santa a completare la sua formazione teologica studiando Sacra Scrittura. Ed è a Gerusalemme che il 26 giugno 1973 riceve l’ordinazione presbiterale nella chiesa di San
Salvatore, dove ha sede la Custodia di Terra Santa.

50 anni fa, appunto.

E ora padre Rodolfo, nel frattempo diventato Vescovo, si appresta a festeggiare questo traguardo. Lo farà nella cattedrale di Grosseto, diocesi di cui è vescovo emerito dal 9 agosto 2021 e dove è rimasto a vivere, domenica 25 giugno alle 18. Sarà una festa nella quale rendere grazie a Dio per il dono del ministero presbiterale e, nel caso di p.Cetoloni, anche di quello episcopale, che ha dato completezza al primo. Sono attesi sacerdoti anche da altre diocesi, il ministro provinciale dei Frati Minori di Toscana, fra’ Livio Crisci, con altri confratelli; il fratello Maurizio con la moglie, le nipoti e i pronipoti e anche don Sassolini, nel ’73 giovane viceparroco a Montevarchi, al cui p.Cetoloni è sempre rimpasto molto legato. E poi amici di questi lunghi anni di presbiterato.

Tutta la Diocesi, nelle sue varie realtà, è invitata ad essere presente in cattedrale per ringraziare il Signore di questo traguardo raggiunto dal vescovo emerito.

IL DONO

In occasione del 50esimo del vescovo emerito, la Diocesi sta pensando anche ad un dono personale da fargli, ma anche a sostenere un progetto a lui caro: l’aiuto ai giovani Guaranì nel Chaco Boliviano, dove operano i missionari francescani della Toscana, per la formazione degli stessi ragazzi. Per partecipare, in modo libero, alla raccolta le modalità sono le seguenti: tramite bonifico, all’iban IT93R0503414302000000007325 intestato a diocesi di Grosseto; causale: Cinquantesimo vescovo Rodolfo. In alternativa, le offerte possono altrimenti essere consegnate al proprio parroco entro il 27 giugno 2023.

 

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