Al termine della celebrazione di apertura del Giubileo, il direttore dell’ufficio liturgico diocesano ha diffuso questa nota di ringraziamento, che pubblichiamo
Carissimi,
La liturgia manifesta la realtà della Chiesa, varia nei suoi carismi, ordinata secondo lo Spirito, riunita intorno al Vescovo, icona di Cristo, con il suo presbiterio ed i suoi diaconi. Questa Sposa di Cristo prende parte all’opera del suo Sposo ed offre al Padre, con la grazia dello Spirito, tutto quanto da Lui ha ricevuto e se stessa insieme con il dono perfetto che è lo stesso Figlio di Dio, unico sacrificio gradito al Padre e dal quale Egli riceve lode e gloria. Così essa è trasfigurata sempre più a immagine del suo Sposo mentre è riunita in unità da tutto il genere umano.
Preparare una liturgia significa mettersi a servizio di tutto questo, con grande umiltà e obbedienza. Un lavoro spesso complesso, che chiede una grande sinergia.
Per questo, appena terminata la Celebrazione di apertura del Giubileo nella nostra Diocesi, desidero rivolgere pubblicamente alcuni ringraziamenti perché, almeno una volta, sia visibile la grande collaborazione che sempre ci accompagna in varie modalità.
L’Ufficio liturgico diocesano ha avuto la responsabilità di coordinare tutta la preparazione e lo svolgimento della Celebrazione, come strumento di animazione e sintesi della collaborazione.
Un ringraziamento al responsabile della Sezione di Musica Sacra, Luca Bernazzani, e all’Organista della Cattedrale e membro dell’Ufficio Liturgico, Alessandro Mersi, con i quali abbiamo studiato la scelta dei testi e delle musiche da proporre, per il loro servizio.
Alla Corale Gaudete ed ai Cori delle Parrocchie che hanno accolto l’invito a sostenere e guidare il canto dell’assemblea.
A don Fabio Menghini, della diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello, per la disponibilità e la collaborazione nell’animazione dell’assemblea.
Al dottor Michele Lottini, per aver composto la musica per il salmo responsoriale e per le antifone dei salmi per la processione.
A Michela Giannini, per la cura grafica del libretto della celebrazione.
A don Andrea Pieri, don Stefano Papini e don Claudio Bianchi per l’aiuto offerto come cerimonieri e responsabili di vari aspetti organizzativi, dal servizio liturgico a quello d’ordine.
Agli accoliti, seminaristi e diaconi della Diocesi, non solo per l’esercizio del loro ministero, ma per la disponibilità nella preparazione.
Ai lettori scelti da varie parrocchie della Diocesi.
Alle associazioni che si sono rese disponibili per incontri organizzativi ed il servizio d’ordine: alla Confraternita di Misericordia, al CISOM, ai Cattolici Templari d’Italia, all’UNITALSI, che come suo proprio, ha reso possibile anche la partecipazione di alcuni ammalati.
Agli altri Uffici di Curia per la loro immediata e pronta collaborazione: all’Ufficio Economato, per il sostegno economico e gli adempimenti formali, all’Ufficio Comunicazioni sociali ed ai suoi collaboratori, per la puntuale informazione, il coordinamento degli inviti ufficiali, la documentazione fotografica e gli approfondimenti offerti.
All’Ufficio di Pastorale Giovanile, per il coinvolgimento dei giovani ed il loro servizio nella celebrazione.
Al Capitolo della Cattedrale, al suo Proposto ed al sacrista.
Alla Parrocchia di San Francesco che ha messo a disposizione i suoi spazi ed i volontari per l’accoglienza.
A quanto hanno contribuito, anche con piccoli gesti, alla buona organizzazione, all’accoglienza e al clima di preghiera.
Pur tenendo conto della specificità di ogni celebrazione, che comporta il coinvolgimento di realtà diverse, più o meno numerose, a seconda del servizio che è necessario, voglio ringraziare il Signore per queste esperienze di servizio ecclesiale che ci permettono sempre di percepire meglio la Comunione che la liturgia in se stessa manifesta e realizza.
Certamente abbiamo ancora ampi spazi di miglioramento, non in senso rituale, ma di comunione: ci impegneremo ancora e meglio! Il fine non è la buona “esecuzione”, ma il culto che vogliamo rendere a Dio con la nostra vita!
Questi ringraziamenti compongono certamente un elenco dei servizi, non dei “partecipanti”: non dobbiamo confondere coloro che sono chiamati a svolgere un ministero, necessario per il bene comune, con la partecipazione: tutti i battezzati “prendono parte” in senso profondo, interiore ed esteriore, all’opera di Cristo che offre se stesso al Padre!
Su tutti quelli, dunque, che hanno “preso parte” e su coloro che hanno svolto un ministero, Dio voglia effondere la sua benedizione, perché sappiamo rinnovare il nostro impegno di vita cristiana.
Buon anno giubilare!
don Marco Gentile
direttore ufficio liturgico diocesano