In esposizione immagini scattate in occasione delle spedizioni della Società naturalistica speleologica maremmana

“Sorella Etiopia”: a Marina di Grosseto mostra di foto e video sulla nazione del Corno d’Africa

“Sorella Etiopia” è il titolo della mostra fotografica che sarà inaugurata sabato 9 luglio nei locali della parrocchia di Marina di Grosseto. Un titolo per far capire quanto potrebbe essere veramente sorella una nazione del Corno d’Africa come l’Etiopia. La sua Chiesa Cristiana Ortodossa ha radici lontane nella storia, da quando nel 451 dopo Cristo, insieme all’Egitto e alla Siria, non accettò il Concilio di Calcedonia che trattava di alcune tesi sulla vera natura di Cristo. Poi il crollo dell’impero Romano, sopraffatto dalle popolazioni barbare, concorse ad isolare l’altopiano dell’Etiopia dal resto del mondo per oltre mille anni.
Solo nel 1521 un primo europeo, un gesuita portoghese, iniziò a visitare le numerose chiese scavate nella roccia nella zona di Lalibela, che con ben dodici chiese intendeva ricostruire la Nuova Gerusalemme.
La mostra è organizzata dalla Società Naturalistica Speleologica Maremmana in collaborazione con l’Ufficio per la Pastorale della Cultura della Diocesi, nei locali della chiesa di San Rocco, lato piazza Risorgimento, a Marina di Grosseto.
Sarà visitabile dal 9 al 24 luglio dalle 17 alle 19 e dalle 21 alle 23. Ingresso gratuito. L’evento si ripeterà dal 6 al 21 agosto.
Saranno esposte numerose fotografie realizzate durante le oltre venti spedizioni svolte dall’associazione in questi anni. Oggetto delle spedizioni sono state le ricerche archeologiche, spesso con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri, le ricerche etnologiche e antropologiche, nonché quelle relative ad aiuti umanitari, inserite nella cooperazione internazionale e sostenute dalla Regione Toscana.
Alcuni videofilmati documenteranno lo svolgimento di mestieri che probabilmente scompariranno fra poco tempo con il giungere del progresso tecnologico. Molti oggetti etnici, di uso comune fra quelle popolazioni, faranno nascere la curiosità fra i visitatori.

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