L'iniziativa, che coinvolge ragazzi, famiglie, catechiesti è in programma sabato 1 aprile e poi, di nuovo, sabato 8 e domenica 9 aprile

“Insieme si può fare”: al san Francesco il mercatino per la Siria

“Insieme si può fare”. Così si chiama l’associazione fondata dal professor Lorenzo Locati per raccogliere e portare aiuti umanitari in Siria ed è con questo spirito che i ragazzi e i bambini della parrocchia di san Francesco, sabato 1 aprile allestiranno nel sagrato della chiesa il “Mercatino per la Siria”. Una gara di solidarietà a cui tutti sono invitati a partecipare, non solo le famiglie o gli amici, ma tutta la città di Grosseto.

L’incasso di questa iniziativa, che i ragazzi del san Francesco riproporranno sabato 8 e domenica delle Palme, 9 aprile, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19, sarà interamente devoluta all’associazione “Insieme si può fare”, che lo trasformerà in kit scolastici e sanitari, viveri e indumenti, ma anche in progetti.
Questa associazione, infatti, non solo raccoglie e spedisce aiuti umanitari in Siria (cibo, abbigliamento, prodotti per l’igiene, farmaci e materiale scolastico), ma ha avviato in quella terra devastata dalla guerra e dalla violenza tutta una serie di progetti a sostegno della popolazione, in modo particolare dei bambini. Sono più di sei milioni e da oltre sei anni vivono nelle città assediate o nel limbo dei campi profughi in condizioni drammatiche. Con questi progetti si cerca di garantire loro la frequenza scolastica (“Vado a scuola, sono una risorsa”), un minimo di istruzione (“Adotta un maestro!”), un mestiere (“Imparo un mestiere” e “Laboratorio sartoria”), la possibilità di giocare e divertirsi (“Bici per la Syria” e “Mamma Carluccia”).

“E’ soprattutto per loro che i nostri ragazzi insieme ai catechisti, alle loro famiglie e a noi frati, hanno deciso di attivarsi con un’iniziativa che va oltre la semplice raccolta delle offerte – spiega il parroco, fra’ Paolo Fantaccini – che, peraltro, avevamo già attivato lo scorso anno con un buon risultato. Organizzare un Mercatino significa impegnarsi, metterci energia, fatica. Significa fare, spendersi e spendere un po’ del nostro tempo per gli altri. Non solo, è un’occasione speciale per sensibilizzare, per non dimenticare la terribile tragedia che da anni si sta consumando in Siria. Ormai siamo talmente abituati alle immagini che provengono dai teatri di guerra del Mediterraneo che non ci facciamo più caso. Ci sembrano fatti lontani, difficili da indagare e da spiegare. Eppure ci sono centinaia di migliaia di persone che vivono in zone completamente devastate dalla guerra, sotto i bombardamenti, in mezzo a privazioni e sofferenze di ogni genere. Non dobbiamo e non possiamo rimanere indifferenti. Dobbiamo fare, dobbiamo dare il nostro aiuto, porgere una mano a chi ha più bisogno”.

Ad inaugurare il “Mercatino per la Syria” sarà proprio il professor Lorenzo Locati, che il 1 aprile incontrerà per la seconda volta (la prima è stata lo scorso anno) la comunità del San Francesco. Prima del taglio del nastro, infatti, è in programma, in Sala Friuli, alle 15, un incontro aperto ai ragazzi, ai genitori ma anche a chiunque voglia partecipare. Locati spiegherà, attraverso la proiezione di diapositive, l’attività dell’associazione “Insieme si può fare” e documenterà le tragiche condizioni in cui attualmente vive la popolazione della Syria, soprattutto nei campi profughi ai confini. Alle 16 aprirà il Mercatino.

“Ci aspettiamo una grande partecipazione. I ragazzi si sono impegnati e con loro anche i genitori e i catechisti, ma quello che conta è che quanto sarà raccolto servirà ad alleviare le sofferenze di tanti altri bambini e delle loro sfortunate famiglie – conclude fra’ Paolo – Se in cambio di tutto questo lavoro riusciamo ad ottenere anche dieci sorrisi è già tanto. Vuol dire che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo: dare un po’ di conforto, la consapevolezza di non essere abbandonati, un abbraccio, un po’ di calore”.

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