La Chiesa italiana ha avviato la campagna «Uniti nel dono», che invita i fedeli a sostenere concretamente i sacerdoti attraverso le offerte deducibili, segno di gratitudine e corresponsabilità verso chi, ogni giorno, si dona al servizio del Vangelo.
«I nostri preti sono una presenza viva nelle comunità – afferma Franco Crovetti, incaricato diocesano per il Sovvenire –. Accolgono, ascoltano, accompagnano. Sono accanto ai giovani e agli anziani, ai poveri e ai malati. Condividono la vita di tutti, spesso nel silenzio e senza clamore, ma con una dedizione che nasce dall’amore per il Signore e per la gente».
La campagna, che prosegue fino al 15 dicembre, vuole essere un invito a fare comunità, a sentirsi uniti ai sacerdoti anche nei loro bisogni materiali. «Con la nostra offerta, anche piccola – continua Crovetti – possiamo dire loro che non sono soli. È un gesto dicomunione che sostiene il loro servizio e ci fa partecipi della loro missione».
Secondo i dati aggiornati dal sito nazionale di Sovvenire, dal 1° gennaio 2025 hanno contribuito alla raccolta 25.981 donatori, di cui 3.912 hanno donato per la prima volta. A livello nazionale, i numeri della presenza dei sacerdoti e dei missionari supportati con le offerte raccontano di una realtà viva: 28.300 preti in attività in Italia, 200 missionari, 25.600 anziani o malati assistiti ogni giorno.
«Questi numeri ci mostrano quanto sia viva la solidarietà dei fedeli – commenta Crovetti – e ci incoraggiano a continuare a sostenere i nostri sacerdoti con generosità».
L’obiettivo della diocesi per questo periodo è raccogliere almeno una mensilità di remunerazione, pari a circa mille euro lordi. Oggi, infatti, la principale fonte di sostentamento dei sacerdoti
proviene dai fondi dell’8xmille, ma questa campagna vuole ricordare che il sostegno diretto dei fedeli è altrettanto importante.
«È un modo concreto per dire “grazie” a chi ogni giorno celebra, ascolta, visita, conforta e prega per noi», sottolinea Crovetti.
DEDUZIONE FISCALE
Il contributo versato a favore dell’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero è deducibile dal reddito complessivo delle persone fisiche fino a un tetto massimo di 1.032,91 euro annui. Inserendo l’offerta nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi), è possibile diminuire la propria Irpef e le relative addizionali. Le ricevute valide ai fini della deducibilità includono: conto corrente postale, estratto conto della carta di credito, quietanza o contabile bancaria.
«Questa opportunità fiscale – aggiunge Crovetti – è un riconoscimento ulteriore dell’importanza dell’opera dei sacerdoti e può incoraggiare ancora più fedeli a partecipare».
I sacerdoti e gli incaricati parrocchiali del Sovvenire sono disponibili per raccogliere le offerte e fornire ogni informazione utile.
Per conoscere le storie e i volti dei sacerdoti che ogni giorno testimoniano la carità del Vangelo, si può visitare il sito unitineldono.it