"Ringrazio tutta la diocesi per la fede, l’affetto e la collaborazione con cui le persone mi sono state vicine in questi otto anni. Sono stato con loro! Potevo essere più dedito a ognuno... Chiedo perdono per i miei limiti!"

“Giovanni, ti affido la mia famiglia!” Le parole del vescovo Rodolfo

“Consegnare una diocesi – commenta il vescovo Rodolfo, amministratore apostolico di Grossetonon è un fatto amministrativo! È come affidare la propria famiglia, i propri cari e la propria casa, come consegnare un tesoro che è (stato) tuo e che adesso troverà il suo bene per mezzo di un altro pastore, che lo amerà e lo animerà. È un fatto di vita. Lo faccio nella fede, che abita l’amicizia e fiducia reciproca tra il vescovo Giovanni e me. Lo faccio con un po’ di tremore e molta serenità – continua mons. Cetoloni – cosciente dei pesi non leggeri che lo attendono, ma anche della sua bontà e della vitalità che è in questa Chiesa. Essa già lo conosce e crescerà certamente nella fiducia, attrezzandosi a lavorare con lui per il suo bene spirituale e pastorale, per la crescita umana e civile di questa terra. Benvenuto! Sei a casa tua! Da parte mia ringrazio tutta la diocesi per la fede, l’affetto e la collaborazione con cui le persone mi sono state vicine in questi otto anni. Sono stato con loro! Potevo essere più dedito a ognuno… Chiedo perdono per i miei limiti! Affido tutti e ciascuno al vescovo Giovanni, come a un fratello carissimo. Mi auguro solo di aver seminato qualcosa che con te germini e porti buon frutto”.

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