Parrocchia dal 1966, chiesa consacrata nel 1971

Maria Santissima Addolorata

Il 18 settembre 1969 fu S.E. mons. Primo Gasbarri, amministratore apostolico di Grosseto, a benedire la prima pietra della Chiesa, che fu dedicata a Maria SS. Addolorata, con una solenne cerimonia durante la quale fu chiusa, come da tradizione, una pergamena commemorativa dell’evento. Sulla pergamena era scritto:

“Il 18 settembre 1969, settimo del Pontificato del Santo Padre Paolo VI, Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Primo Gasbarri, Vescovo titolare di Tenneso, Amministratore Apostolico della Diocesi di Grosseto, sede plena, alla presenza del Prefetto della provincia, Sua Eccellenza dott. Felice Marchionni, delle pubbliche autorità, circondato dai sacerdoti del luogo e da moltissimi fedeli, consacrò, secondo il rito, la prima pietra di questa chiesa parrocchiale eretta in onore di Maria Santissima Addolorata, verso la quale, anche nel passato, il popolo di Grosseto ebbe grande venerazione”.

Alla costruzione di questo tempio contribuirono il Consorzio Bonifica Grossetana, che sotto la presidenza di Antonio Cicalini, si assunse l’onere tecnico e finanziario; l’Ente Maremma con il suo presidente Aldo Tartaglini; il Genio Civile di Grosseto, che, essendo ingegnere capo Clemente Borriello, curò i regolari controlli. Il progetto fu disegnato dall’architetto Carlo Boccianti e fu eseguito dall’impresa Fratelli Egisti di Grosseto. In quell’occasione fu posta anche la lapide ricordo nella parete di destra della chiesa, presso la porta d’ingresso. Vi si legge: “Mons. Giovanni Benelli, Arciv. Tit di Tusuro, Sostituto del Cardinale Segretario di Stato, il 20 giugno 1971 ha solennemente benedetto e consacrato questo tempio dedicato alla Vergine Addolorata. Hanno reso più solenne il rito con la loro devota presenza, Mons. Primo Gasbarri, Amministratore Apostolico di Grosseto, molto clero e numerosi fedeli. Il tempio e la contigua casa canonica sono stati costruiti a cura dell’Ente Bonifica grossetana e a spese del Ministero dell’Agricoltura e foreste. L’elegante progetto dell’architetto Carlo Boccianti è stato egreggiamente realizzato dalla ditta fratelli Egisti”.

Il 15 settembre 2020 la Parrocchia ha aperto l’Anno Giubilare per i 50 anni della dedicazione della chiesa

 

LA CASA PARROCCHIALE DELLA CARITA’

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Il 5 aprile 2014 la parrocchia dell’Addolorata ha inaugurato la Casa della Carità, un complesso realizzato all’interno dei confini della Parrocchia, su terreno del Demanio dello Stato, che nel 2009 ha concesso l’autorizzazione a costruire. Alla cerimonia erano presenti, insieme al parroco don Roberto Nelli, il vescovo Rodolfo, il sindaco Emilio Bonifazi insieme agli assessori Goretti, Tei, Carosi e Monaci, il direttore del CoeSo Fabrizio Boldrini e tantissime persone della comunità e del quartiere.

Perché il progetto

La Casa è la risposta che la comunità parrocchiale si è data dopo un attento ascolto dei più poveri e il crescente impegno sul versante caritativo e solidale. Nel 2006 nacquero due desideri come risposta a due bisogni (di lavoro e di casa): costruire una casa per l’accoglienza temporanea di famiglie con sfratto e una camera per i senza fissa dimora; dar vita ad una cooperativa per tentare di offrire opportunità di lavoro. Entrambi questi desideri sono diventati realtà: nel 2009 è sorta la cooperativa sociale Il Timone onlus; nel 2014 la Casa della Carità.

Perché una Casa

Per sottolineare l’aspetto affettivo di riparo, di condivisione, di incontro, affinché la struttura non si riduca ad essere una camera d’albergo, dove le persone pernottano e se ne vanno senza che vi sia alcuna relazione umana capace di generare speranza e di costruire futuro.

Perché “della Carità”

Perché è segno dell’amore della comunità parrocchiale verso i più bisognosi ed anche perché la costruzione prima e la gestione adesso sono state affidate alla carità della gente di buona volontà.

Gli spazi

La struttura sorge su due piani. Al piano terra sono state realizzate due camere con quattro posti letto ciascuna, servizi igienici e una cucina, che può diventare un appartamento con una delle due camere. In questi spazi possono trovare alloggio per la notte fino a un massimo di 8 persone senza fissa dimora ogni sera. Su un altro lato dell’edificio è stato ricavato, poi, un appartamento per 4 persone in cui offrire ospitalità temporanea a famiglie in situazione di disagio abitativo, costrette a vivere in luoghi di fortuna.

Al piano superiore, infine, è stato realizzato un ulteriore appartamento in cui dal 19 gennaio 2014 vive la comunità delle Suore Carmelitane Teresiane, tre religiose indiane che aiutano la Parrocchia in tutte le attività pastorali e che, in più, si dedicano anche alla cura delle persone ospitate nella Casa della Carità.

Come funziona l’accoglienza

Dopo i primi anni, durante i quali la Parrocchia ha ospitato persone senza fissa dimora, si è imposta la necessità di ospitare famiglie senza abitazione o per sfratto o perchè vivono in strada. Per questo motivo sono stati realizzati tre mini appartamenti, che permettono di ospitare tre famiglie. In questo momento (anno 2020), nella casa della carità vivono una famiglia di rom con 4 bambini, che la Parrocchia ha tolto dalla strada e dall’accattonaggio; un uomo in cerca di lavoro e una ragazza madre con due figlie. Per la famiglia di rom la Parrocchia è anche riuscita a dar loro un lavoro nella coop. Il Timone.

Normalmente le famiglie sono ospitate al massimo per un anno, tuttavia possono stare anche per un periodo più lungo, quello che serve per un effettivo inserimento nella società

L’accoglienza è gestita dal Centro di ascolto della Caritas parrocchiale, che monitora i casi di famiglie in grave difficoltà, insieme al CoeSo.

Le tappe della casa della carità

2006 In Parrocchia nasce il desiderio di costruire una casa per un’accoglienza temporanea delle famiglie con sfratto e una camera per i senza fissa dimora 2008 A marzo, con la disponibilità dell’arch. Sara Lotti, la Parrocchia inizia a studiare un progetto
2009 A luglio la Parrocchia ottiene dall’Agenzia del Demanio, proprietaria del terreno, l’autorizzazione alla costruzione. Il 13 settembre viene benedetta la prima pietra 2010 A maggio arriva dal Comune il permesso a costruire
2011 Il 7 luglio viene aperto il cantiere 2012 I lavori subiscono un periodo di interruzione
2013 Riprendono i lavori 2014 A marzo la costruzione della casa è completata. Oggi la festa per l’inaugurazione

 

Costo e raccolta fondi

Il costo complessivo è stato di circa 350.000 euro, frutto della solidarietà diffusa e senza un euro di contributi pubblici. Per la sua realizzazione la Parrocchia ha dato fondo a tutta la fantasia possibile per “inventare” iniziative che potessero permettere non solo di raccogliere risorse, ma anche di coinvolgere in questo sogno un numero sempre più ampio di persone. E così quello della Casa della Carità è divenuto il sogno di molti e ognuno ha messo il suo mattoncino.

Una cinquantina famiglie si sono autotassate, permettendo di coprire le spese in questi anni.

Comune:Grosseto
via Papa Giovanni XXIII
0564 492107
info@parrocchiaddolorata.it

Parroco don Marco Gentile
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Orari Messe
dal 25 settembre 2022
feriale 8.00 – 18.00
pre-festivo 18.00
festivo 8.30 – 10.30 – 18.00


feriale 8.00 – 18.00
pre-festivo 19.00
festivo 8.00 – 10.00 – 19.00
Nei mesi di luglio e agosto non si celebra la Messa feriale delle 18.00

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