“Per una Chiesa sinodale, ripartire dalle relazioni”, la riflessione del prof. Tonino Cantelmi

La pandemia ha reso le nostre relazioni più crudeli o più buone? E qual è il sentimento che oggi prevale? La percezione, il clima che respiriamo attorno a noi ci fanno sembrare peggiorati i nostri rapporti interpersonali. Ci scopriamo più individualisti, perfino più crudeli.
Eppure papa Francesco continua a ripeterci – da quella storica sera del 27 marzo 2020 in una solitaria piazza San Pietro – che siamo tutti sulla stessa barca. E dunque, che fare? Noi cristiani come «guarire» tante relazioni ferite? Come fare della misericordia e del perdono esperienze umane, oltre che spirituali, capaci di sanare davvero?
Tanti interrogativi e sollecitazioni quelli consegnati dal professor Tonino Cantelmi alle oltre 250 persone che lo hanno ascoltato il 14 settembre 2021 in occasione della seconda delle tre giornate diocesane di formazione, nel «chiostro» della parrocchia Madre Teresa.

Psichiatra, diacono permanente della diocesi di Roma, presidente dell’associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici, Cantelmi è, prima di tutto, uno sposo e un padre che come tutti noi ha cercato di decifrare questo
tempo complesso – da lui definito “tempo sospeso” – della pandemia.

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