La Congregazione delle Suore Francescane di Santa Elisabetta è sorta in Toscana nel comune di Pratovecchio, provincia di Arezzo, nella piccola frazione di Casalino nel cuore dell’Alto Casentino in diocesi di Fiesole, il 26 maggio 1888 per iniziativa di una giovane ragazza del paese, Elisabetta Casci, (che prenderà il nome di suor Francesca) e dello stesso parroco di Casalino don Giuseppe Marchi.
Mossi dallo Spirito Santo, i Fondatori diedero inizio alla nuova Famiglia Religiosa, che sulle orme di Francesco d’Assisi si dedicasse al servizio dei poveri, degli orfani e dei malati, contemplando in essi il volto crocifisso di Cristo. La loro opera caritativa si diffuse all’inizio nell’Appennino Toscano, all’epoca senza strutture pubbliche di assistenza, lontano dai centri urbani e con pochi mezzi di comunicazione.
La nuova Famiglia Religiosa ebbe subito a cuore l’istruzione e la formazione umano-cristiana dei fanciulli, l’assistenza dei malati, delle famiglie povere e di chiunque si trovasse in situazione di bisogno.
Attualmente l’Istituto è presente in Italia (1888), in Bolivia (1974), in India (1994), nelle Filippine (1997), in Indonesia (2004), in Israele (2016) e in Vietnam (2016).
La Congregazione è dedicata a San Francesco d’Assisi sotto la protezione diSanta Elisabetta d’Ungheria ed essendo nata all’ombra del Sacro Eremo di Camaldoli, si arricchiste anche dell’ideale contemplativo di San Romualdo Abate.
L’appartenenza all’Ordine Francescano Secolare da parte della Fondatrice, il suo amore a Cristo povero e crocifisso, la sua spiccata spiritualità eucaristica unita ad una straordinaria attenzione a tutte le creature in situazione di bisogno, determinarono fin dall’inizio l’orientamento specifico verso la spiritualità francescana per cui la Congregazione prese e porta il nome di Suore Francescane di Santa Elisabetta.
Conforme all’esperienza evangelica di San Francesco d’Assisi, la Congregazione si colloca come presenza di Chiesa fra la gente più umile di ogni tempo, operando di preferenza fra il popolo rurale e nelle periferie delle città, occupandosi dell’educazione dei giovani, del servizio ai malati, agli anziani e ai poveri con l’assistenza domiciliare e con piccole strutture scolastiche, di accoglienza e di riposo.
Per saperne di più: https://suorefrancescane.org/
La storia della presenza a Grosseto
La presenza delle Suore di Santa Elisabetta nella Maremma Toscana risale al lontano 1929 con l’apertura dell’Asilo d’Infanzia a Istia D’Ombrone (10 gennaio 1929) Le Suore furono conosciute attraverso la questua, perché ogni anno andavano nella generosa terra Grossetana, sempre per mantenere l’Orfanotrofio di Casalino.
Nel 1930 si stabilirono definitivamente nella città di Grosseto prendendosi cura dei numerosi anziani della conosciuta Casa di Riposo comunale di via F. Ferrucci.
Successivamente nell’anno 1935 aprirono un Asilo d’Infanzia, in via Aurelia, facendo le pendolari, poiché formavano una sola Comunità con le Suore della Casa di Riposo. In questo modo conforme al Carisma del nostro Istituto si presero cura dell’uomo “in stato di bisogno” dall’alba al tramonto.
Nell’anno 1937 fu fondata la Scuola Materna di via Ugo Bassi 3.
Un signore di Grosseto, infatti, aveva messo in vendita la sua casa di 8 stanze con vicino il garage; il complesso si prestava molto bene sia per le Suore che per la Scuola Materna e di Lavoro usufruendo in questo caso dell’ampio garage.
Durante la seconda guerra mondiale la piccola casa fu distrutta da una bomba. L’edificio fu ricostruito ad ok per l’assistenza dei tanti orfani di guerra.
Negli anni ’50 furono accolti i primi orfani e gli studenti della Maremma Toscana dove ancora non esisteva la Scuola Media.
Nei suoi lunghi anni di presenza apostolica in questa terra, l’Istituto ha accolto numerosi fanciulli, adolescenti e giovani sia nella Scuola Materna che nella Casa Famiglia per Minori in situazioni di disagio come nella Pronta Accoglienza in collegamento con la Questura e i Servizi Sociali.
Dal 2016, oltre alla Scuola dell’Infanzia e alla Comunità Educativa si è ottenuta si è iniziato il servizio di accoglienza “Mamma-bambino” nella stessa struttura, ma con ingresso in via Tazzuoli.
Le religiose portano avanti la scuola dell’infanzia Santa Elisabetta con 31 bambini iscritti e accolgono 3 persone diversamente abili e 7 bambini nell’Istituto per minori.
- La puntata del 28 gennaio 2020 della trasmissione diocesana “Dentro i nostri giorni” che racconta la presenza delle religiose a Grosseto