Messa solenne alle 11, poi alle 21 la processione e il tradizionale spettacolo pirotecnico

16 agosto Marina di Grosseto in festa per san Rocco

La comunità di Marina di Grosseto si prepara a celebrare la festa del patrono San Rocco, che originariamente dava il nome alla località balneare.

Il 16 agosto alle ore 11 il vescovo Rodolfo presiederà la Messa solenne (celebrazioni anche alle ore 7.15, 8 e 19), poi alle 21 la processione con la statua del Santo che attraverserà la seguenti strade della località balneare: piazza della chiesa, via IV Novembre, via Grossetana, lungomare Leopoldo, piazzale del Cavallino, da dove la processione proseguirà in mare, per pregare per gli operatori del mare e sarà gettata una corona di alloro in memoria dei defunti. La processione farà, quindi, rientro in chiesa attraverso via Cadorna.

Al termine il consueto spettacolo pirotecnico.

Di San Rocco, uno dei più amati e popolari fra la gente, si hanno poche notizie. Oriundo di Montpellier (Francia), della sua giovinezza si narrano cose meravigliose. Ventenne, rimasto privo del padre e della madre, distribuì parte dei suoi beni ai poveri e parte li donò ad uno zio paterno. Quindi, vestitosi da pellegrino, si avviò elemosinando alla volta di Roma e poter vedere il Papa.

Nell’attraversare l’Italia si imbatté nella peste, che stava flagellando molte località. Rocco, tra Liguria, Toscana, Romagna e Lazio si fece consolatore di molti ammalati ed operò prodigi di cristiana carità. Fu soprattutto a Piacenza che il suo apostolato divenne eroico, seppure anch’egli contrasse la malattia e, per non essere di peso a nessuno, si ritirò fuori della città, dove, consumato da febbre, soffrì dolori indicibili. La Divina Provvidenza però quotidianamente gli inviava un pane per mezzo di un cane. Guarito per grazia di Dio e per l’aiuto datogli da un pio signore, che sulle orme del cane aveva rintracciato il povero sofferente, Rocco lasciò Piacenza e si ritirò in Francia. Quivi, creduto una spia, connivente lo stesso suo zio, a cui aveva lasciato parte dei suoi beni, fu messo in prigione. Passò quindi i suoi ultimi anni sconosciuto.

Alla sua morte, avvenuta come si ritiene il 16 agosto 1327, furono sentite voci di fanciulli che gridavano: È morto il Santo! E le campane suonarono a festa da sole.  Si seppe la storia della sua santa vita da uno scritto da lui lasciato all’edificazione dei posteri, ma più di tutto la sua santità fu resa nota dagli innumerevoli miracoli che la Provvidenza operò sulla sua tomba gloriosa. La devozione a S. Rocco è universale ed è invocato contro le malattie contagiose.

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