Il 20 febbraio, nell'auditorium dell'ospedale Misericordia, don Angelelli, il medico palliativista Anna Paola Pecci e la presidente regionale Amci, Carla Minacci

Accompagnamento e cura del malato grave: tavola rotonda

Oltre alla giornata del malato, la Diocesi ha pensato di dedicare il mese di febbraio alla riflessione e alla formazione sul tema della malattia, dell’accompagnamento, dell’Evangelizzazione anche di questa dimensione della vita umana.

E così giovedì 20 febbraio sarà a Grosseto don Massimo Angelelli, direttore dell’ufficio per la pastorale della salute della Cei, specialista in psicologia della comunicazione e docente di Medicina delle relazioni presso l’Università Statale di Roma Tor Vergata e già cappellano del Policlino universitario Tor Vergata. E’ lui che, pochi mesi fa, ha siglato l’accordo con l’Azienda sanitaria locale Roma 1 per il progetto degli infermieri di prossimità, partita, a livello sperimentale, in Lazio, Piemonte e Basilicata, coinvolgendo le diocesi di Alba, Roma e Tricarico. Grazie a questo accordo sono le parrocchie a offrirsi come “luogo di incontro” fra le necessità di malati terminali o in situazioni di cronicità e il Servizio sanitario nazionale, così da evitare che la malattia diventi “ulteriore fonte di povertà”.

Proprio per la sua esperienza e sensibilità don Angelelli è stato invitato a Grosseto per due momenti. La mattina del 20 guiderà, in Seminario, l’incontro del clero sul tema <”Per le sue piaghe noi siamo stati guariti” (Is 53,5): accompagnare i sofferenti con la potenza del Vangelo>.

Alle 18, nell’auditorium realizzato nel nuovo padiglione dell’ospedale Misericordia di Grosseto sarà proposta una tavola rotonda su “L’accompagnamento e la cura del malato grave, tumorale o terminale: ‘Il contatto che si stabilisce con i pazienti porta loro come un riverbero della vicinanza di Dio Padre’ (papa Francesco, 3 marzo 2018)”.

Oltre a don Angelelli, che terrà la relazione centrale, interverranno anche Anna Paola Pecci, medico palliativista della Asl Toscana sud est e psico-oncologa, che porterà la sua testimonianza e Carla Minacci, presidente toscana dell’associazione medici cattolici.

“L’invito alla partecipazione a questa tavola rotonda che facciamo dentro l’ospedale – dice il vicario generale della Diocesi, don Paolo Gentiliè rivolto a tutti, naturalmente, ma raccomandiamo la partecipazione a sacerdoti, diaconi, religiosi, laici impegnati nella pastorale e a quelle persone che vivono la vicinanza ad un parente o amico malato di tumore, perché fermarsi insieme a riflettere è un grande balsamo che fa bene alla nostra fede e al nostro impegno”.

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