Per la vigilia Processione a Castiglione della Pescaia e veglia al monastero di Siloe. Il 15 agosto Pontificale in Duomo e Messa al porto di Punta Ala

Assunzione, il significato della solennità e le iniziative liturgiche sul territorio

“Tra la feste mariane, l’Assunzione è la più solenne, destinata a commemorare il termine della vita terrena della Madonna e la sua gloriosa assunzione in anima e corpo al Cielo”. Lo sottolinea don Marco Gentile, direttore dell’ufficio liturgico diocesano, che sul settimanale Toscana Oggi spiega come “il primo nome di questa festa fu il titolo greco koìmesis, dormizione, deposizione, transito, proprio per indicare la fine terrestre della Madre di Dio. Quanto alla data – continua – le prime memorie di una festa mariana il 15 di agosto si trovano a Gerusalemme intorno alla prima metà del V secolo. Anche se una festa propria dedicata alla dormitio Mariae è identificabile a partire dal VI secolo. Non siamo a conoscenza del motivo di questa data, che può dipendere da una tradizione orale legata al luogo della sepoltura della Vergine a Gerusalemme e diffusa con la pubblicazione del racconto apocrifo del transito della Vergine oppure, per estensione, dalla vicina data del 13 agosto, in cui si ipotizza la dedicazione di una chiesa alla Madonna in Gerusalemme”.

“L’Assunzione, oltre ad essere una grande festa in onore di Maria – sottolinea ancora don Marco – è la celebrazione di un grande mistero per la vita dei fedeli. La Madonna è il modello della vita cristiana e ci precede nella fede. Ciò che accade a Lei accade anche ai discepoli del Signore. La Madre di Dio è assunta in cielo con il suo corpo come anche noi lo saremo nel giorno del Giudizio e della Resurrezione: <in Maria vediamo la meta verso cui camminano tutti coloro che sanno legare la propria vita a quella di Gesù, che lo sanno seguire come ha fatto Maria. Questa festa parla allora del nostro futuro, ci dice che anche noi saremo accanto a Gesù nella gioia di Dio e ci invita ad avere coraggio, a credere che la potenza della Risurrezione di Cristo può operare anche in noi e renderci uomini e donne che ogni giorno cercano di vivere da risorti, portando nell’oscurità del male che c’è nel mondo, la luce del bene> (Benedetto XVI, 15 agosto 2011)”.

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