Oltre 600 fedeli all'83° Pellegrinaggio diocesano al Santuario di Montenero. Letto l'Annuncio dell'apertura dell'Anno giubilare nella Diocesi

“Con Maria ravviviamo in noi la sicurezza della misericordia di Dio su ciascuno”

Più di 600 fedeli, oltre 20 sacerdoti, 2 diaconi permanenti, 3 seminaristi, numerose religiose. L’83° pellegrinaggio diocesano al Santuario della Madonna di Montenero, proclamata da Papa Pio XII patrona principale della Toscana, si è confermato un momento vivo di Chiesa.

Attraverso il pellegrinaggio la comunità ecclesiale di Grosseto ha affidato a Maria, Madre delle Grazie, l’anno pastorale appena iniziato ed in modo particolare l’Anno giubilare della Misericordia, che si aprirà l’8 dicembre.

I pellegrini, divisi per parrocchie, si sono ritrovati al piazzale degli autobus e da lì hanno iniziato la salita a piedi verso il Santuario pregando comunitariamente il Rosario. Arrivati nella chiesa dentro la quale si venera il dipinto della Vergine col Bambino, è stato intonato il “Salve Regina” e sono state recitate le litanie.

Il Rosario ha introdotto all’altro momento spirituale importante della celebrazione penitenziale, che ha dato spazio ad un tempo prolungato per le confessioni individuali.

Quindi la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Rodolfo, durante la quale, dopo la proclamazione del Vangelo, è stata data lettura dell’Annuncio dell’apertura dell’Anno giubilare della misericordia in Diocesi.

Questo gesto, semplice e solenne allo stesso tempo, sarà ripetuto in tutte le parrocchie della Diocesi durante le Messe festive di domenica 11 Ottobre.

Durante l’omelia, il Vescovo ha sottolineato il valore del pellegrinaggio, come occasione che “dà la grazia di ritrovarci come un corpo solo che cammina insieme” e ha ricordato quanto Papa Francesco chiede nella Bolla di indizione dell’Anno giubilare: “Che nel nostro cuore cresca la capacità di aprirci, di darsi sempre, di essere generosi, di perdonare, creare bene in ogni momento. E’ l’obiettivo di questo Anno giubilare, che raggiungeremo nella misura in cui davvero sapremo ravvivare questa sicurezza della misericordia di Dio su di noi”.

Commentando il Vangelo delle Nozze di Cana, mons. Cetoloni ha evidenziato la capacità di Maria di cogliere il senso ed il bisogno di felicità che è nel cuore di ogni uomo, col rischio sempre presente che anche la felicità che costruiamo possa subire momenti di frattura. “Maria ci aiuta ad accorgerci di quando questa frattura avviene anche nella nostra vita, nelle relazioni e ci aiuta a trovare la soluzione”. E la soluzione è quella che Ella indica ai servi delle Nozze di Cana, quando dice: “Fate quello che Egli vi dirà”.

Il Vescovo ha concluso invitando tutti a sentirsi “davvero custoditi da Maria, perché si accorge meglio di noi di ciò che ci manca per dare continuità alla nostra festa: ovvero la presenza costante di Gesù, Misericordia del Padre”.

Il Pellegrinaggio a Montenero è stato anche l’occasione perché la comunità diocesana di Grosseto per la prima volta intonasse insieme l’Inno del Giubileo “Misericordes sicut Pater” (Misericordiosi come il Padre).

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