Lunedì 7 marzo alle 18 in Cattedrale incontro pubblico con p. Gabriele Ferlisi, Priore generale degli Agostiniani scalzi

Conosciamo il venerabile Giovanni da San Guglielmo, testimone di misericordia

Un testimone della misericordia, che “sentì il dolore per ogni situazione di peccato ed agì perché fosse essiccata la sorgente che lo generava”. Questo è stato p. Giovanni Nicolucci da San Guglielmo, prima frate degli Eremiti di Sant’Agostino, poi Agostiniano scalzo, vissuto fra il 1552 e il 1621 e dichiarato venerabile nel 1770 da papa Clemente XIV.

La figura del venerabile Giovanni è profondamente legata alla Maremma. Sentendo forte, infatti, dentro di sé il desiderio di una vita eremitica, gli fu concesso dal suo Ordine di ritirarsi a Malavalle, laddove secoli prima aveva vissuto San Guglielmo. A Malavalle p. Giovanni diventò un richiamo per tantissime persone, tanto che l’allora Vescovo di Grosseto chiese il suo aiuto per l’evangelizzazione di alcuni zone della Maremma. Padre Giovanni portò la sua predicazione a Sassofortino, a Castiglione della Pescaia, a Buriano e in molti altri paesi dell’area grossetana. Giunse infine a Batignano, dove si preparò all’ingresso negli Agostiniani scalzi. Qui morì il 14 agosto 1621.

Amante della preghiera, della Parola, sacerdote pieno di zelo, p. Giovanni – i cui resti mortali sono custoditi nella chiesa parrocchiale di San Martino a Batignano – è una figura ancora molto da scoprire. E proprio per le sue straordinarie qualità spirituali è stato scelto dalla Diocesi di Grosseto come testimone nell’Anno Santo della Misericordia, esempio di una umanità che, nutrita della Parola, del silenzio e della contemplazione, seppe diventare balsamo e sostegno per quanti cercavano la misericordia e il perdono di Dio.

Una prima tappa di approfondimento della figura del venerabile Giovanni sarà l’incontro pubblico in programma lunedì 7 marzo alle ore 18 in Cattedrale, quando la Diocesi accoglierà p. Gabriele Ferlisi, Priore generale dell’Ordine degli Agostiniani scalzi. Egli interverrà per tratteggiare un ritratto accurato della vita e della spiritualità del venerabile.

 

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