Con il vescovo Rodolfo cinque laici espressione di vari ambiti pastorali della comunità ecclesiale

Convegno Ecclesiale nazionale di Firenze: ecco la delegazione della Diocesi di Grosseto

Una coppia di sposi, Mirko e Natascia Santiccioli; un’insegnante, Paola Biondo; una giovane, Laura Pettini; un operatore della comunicazione, Giacomo D’Onofrio. Sono i cinque laici che insieme al vescovo Rodolfo rappresenteranno la Diocesi di Grosseto a Firenze, dove dal 9 al 13 novembre si celebra il V° Convegno nazionale della Chiesa italiana “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”.

Il Convegno porterà a Firenze oltre 2mila delegati, espressione delle Diocesi sparse per l’Italia, ma anche di movimenti, associazioni, aggregazioni, realtà cattoliche, che per cinque giorni si confronteranno sul tema del nuovo umanesimo declinato attraverso le “5 Vie” o 5 verbi individuati dal comitato organizzatore e attorno ai quali, da oltre un anno, le Chiese che sono in Italia si stanno preparando: Uscire, Annunciare, Abitare, Educare, Trasfigurare.

I Convegni ecclesiali nazionali si tengono ogni dieci anni. Il precedente, fu a Verona.

“Il Convegno di Firenze, come tutti quelli che lo hanno preceduto – commenta il vescovo Rodolfo – è prima di tutto un grande momento di Chiesa, quindi di comunità di persone in cammino, costantemente tesi alla ricerca di percorsi sempre più coerenti, coraggiosi e credibili di testimonianza della Buona Notizia di Gesù nel tempo. In particolare il Convegno che si apre a Firenze rappresenta un’opportunità davvero importante per ritornare alla fonte, cioè alla visione di uomo e di donna che ci viene da Vangelo. Non abbiamo proposte da fare se non questa, radicale, fontale da cui poter trarre ed offrire delle scelte per il nostro Paese. Vado a Firenze – continua mons. Cetoloni – con l’aspettativa di trovare una Chiesa desiderosa di buona umanità, ripartendo da Gesù. Ci attende una riflessione seria, che ci rimandi a quello che siamo e a quello che siamo chiamati ad annunciare. C’è infatti continuamente bisogno di orientare e tenere fisso il nostro sguardo sul Signore per saper guardare all’uomo con cura, premura, misericordia, gioia, passione. Penso che questi giorni possano regalarci l’immagine di una Chiesa profondamente interessata a convertire metodi, approcci, stile, per andare verso l’uomo”.

La delegazione grossetana, nei giorni del Convegno alloggerà presso il convento di Frati Cappuccini: una scelta dettata dal desiderio di fare di questi giorni anche una forte esperienza di comunità e di famiglia.

“Il criterio con cui la Diocesi, nella persona del Vescovo, ha individuato i propri delegati – spiega il vicario generale don Desiderio Gianfeliciè quello di persone che sono sul campo. Quello di Firenze sarà, infatti, un Convegno eminentemente pastorale, con grande spazio dato al confronto e alla riflessione dei delegati: ecco perché è significativa la scelta di persone che, stando dentro la vita ecclesiale e nel tessuto sociale, possano portare l’esperienza di questa Chiesa”.

Ogni delegato ha scelto un ambito (Via) attraverso il quale approfondire il tema dell’umanesimo. Per ciascuna Via saranno coinvolti circa 500 delegati (vescovi, sacerdoti e laici), a loro volta risuddivisi in macrogruppi da 100 coordinati da un moderatore e da microgruppi da dieci, coordinati da un facilitatore.

Tutto il convegno sarà in streaming e potrà essere seguito anche attraverso il sito www.firenze2015.it, i social media e l’apposita app scaricabile dal sito.

Per approfondire: www.firenze2015.it

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