Ecco il calendario. Ogni celebrazione sarà alle 10.30

Cresime delle parrocchie cittadine alla Cava di Roselle nei fine-settimana di maggio

Un’iniziativa che nasce da un desiderio: quello del vescovo Rodolfo di poter amministrare il sacramento della Confermazione ai cresimandi delle dieci parrocchie cittadine prima di lasciare la Diocesi. È da qui che ha preso le mosse l’idea – condivisa coi parroci in occasione di un recente incontro – di poter ovviare alle contingenze individuando uno spazio ampio e all’aperto nel quale poter celebrare la Messa e conferire la Cresima. In quest’ultimo anno, infatti, a causa della pandemia che ha stravolto anche tutti i calendari, non è stato possibile per il Vescovo essere presente in tutte le parrocchie del capoluogo, oltre che in quelle nel resto del territorio diocesano, per amministrare questo sacramento.

Soprattutto perché, per l’esigenza di rispettare la capienza massima possibile in ciascuna chiesa, un po’ ovunque le cresime (così come le Prime comunioni) sono state celebrate più volte, suddividendo i ragazzi in piccoli gruppi. A fronte della impraticabilità logistica di poter celebrare le cresime in piazza Dante (i cresimandi sono oltre 400), l’unico altro luogo, vicino alla città e a norma per celebrare in questo momento con numeri grandi, si è rivelata la Cava di Roselle.

L’area, che si lega alle radici ecclesiali della nostra terra (lì vicino, infatti, si trovano i ruderi dell’antica cattedrale, quando Roselle era sede vescovile), è dotata di palco, amplificazione, servizi igienici, parcheggio e sedie sufficienti. Il gestore si è messo a disposizione della Diocesi e, dunque, è stato possibile dare concretezza all’idea. Le Cresime verranno, dunque, celebrate nelle mattine di sabato e domenica, nel mese di maggio, alle ore 10.30, secondo un calendario già fornito ai parroci.

La suddivisione è stata pensata per una capienza massima di 600-700 persone, numero compatibile con l’ampio spazio della Cava nel rispetto pieno delle regole in vigore per contrastare la pandemia. Ad ogni parrocchia è stata chiesta la collaborazione nel fornire, per il proprio turno, un congruo numero di volontari per fare in modo che tutto si svolga serenamente.

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