Per il mese di novembre il Papa orienta l’intenzione di preghiera a favore del dialogo in Medioriente, sottolineando che molte comunità cristiane, insieme a quelle ebree e musulmane, lavorano per la pace e ci invita a pregare “perchè in Medio Oriente, in cui diverse componenti religiose condividono il medesimo spazio di vita, nasca uno spirito di dialogo, di incontro e di riconciliazione”.
Questa è l’intenzione di preghiera del Papa diffusa dalla Rete mondiale di preghiera, che ci ricorda anche che in Medioriente “molte comunità cristiane, insieme ad altre ebree e musulmane, lavorano per la riconciliazione e il perdono. In Medio Oriente la convivenza e il dialogo tra le tre religioni monoteiste si basano su legami spirituali e storici”, riferendosi a queste terre nelle quali, in base a resoconti recenti, si calcola che i musulmani rappresentino il 93% degli abitanti, i cristiani il 5% e la comunità ebraica, presente soprattutto in Israele, il 2%. Terre dalle quali “ci è giunta la buona notizia di Gesù, risorto per amore”.
In questi anni il Papa ha più volte invitato alla preghiera per il Medioriente, proponendo occasioni di riflessione e preghiera per tutti e ha sottolineato come è il Medioriente è “un crocevia di situazioni difficili, sofferenti, e c’è il rischio di cancellare i cristiani” e che un Medioriente “senza cristiani non sarebbe un Medioriente”.
E’ per questo motivo che l ’Ufficio missionario diocesano, accogliendo l’invito del Papa, a partire da lunedì 25 novembre, invita tutti ad unirsi alla preghiera per la Terra Santa e il Medioriente, la terra in cui si è fatta carne la Parola di Dio.
L’ultimo lunedì di ogni mese, fino a giugno, sarà celebrata la Messa “pro Terra Sancta”, alle 10.30, presso la chiesa della Misericordia (piazza Martiri d’Istia), a Grosseto.
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