Un segno di suffragio e di consolazione. E’ quello che desiderano offrire i vescovi italiani, che il 27 marzo vivranno, ognuno nella propria Diocesi, l’iniziativa “Il venerdì della misericordia” della Chiesa italiana. L’immagine dei mezzi militari, che trasportano le bare verso i forni crematori, rende in maniera plastica la drammaticità di quello che il Paese vive. Per il rispetto delle misure sanitarie, tanti di questi defunti sono morti isolati, senza alcun conforto, né quello degli affetti più cari, né quello assicurato dai sacramenti.
Per loro, la Chiesa italiana pone un segno eloquente: una preghiera al cimitero.
Anche il vescovo Rodolfo compirà questo gesto. Venerdì 27 si recherà, prima al cimitero di Sterpeto (ore 10), poi al cimitero della Misericordia (ore 11) per un tempo di raccoglimento, di preghiera silenziosa e di benedizione.
L’intenzione è quella di affidare alla misericordia del Padre tutti i defunti di questa pandemia, nonché di esprimere anche in questo modo la vicinanza della Chiesa a quanti sono nel pianto e nel dolore.
A questo segno, il vescovo Rodolfo ha desiderato aggiungerne un altro. Nel pomeriggio di venerdì si recherà nella cappella dell’ospedale Misericordia di Grosseto e alle 16.30 celebrerà la Messa a porte chiuse, in diretta facebook sulla pagina della Diocesi.
“Offrirò la Messa in suffragio di tutte le vittime del coronavirus – spiega il Vescovo – e pregherò per i medici, gli infermieri, il personale delle forze dell’ordine, della protezione civile, i volontari, le donne e gli uomini delle Istituzioni, che in questo momento sono in prima linea senza risparmiarsi per fronteggiare l’emergenza, curare, assistere. Con me in cappella saranno presenti anche i due cappelllani dell’ospedale, che in queste settimane stanno continuando, pur con inevitabili limitzioni, a esercitare il loro ministero di consolare e visitare gli ammalati e stare vicini a chi è nel dolore, benedicendo chi muore. Invito tutti, poi, alle 18 ad unirsi a papa Francesco, che alle 18 guiderà una preghiera sul sagrato di piazza San Pietro vuota al termine della quale impartirà la benedizione eucaristica urbi et orbi. Si potrà seguire la preghiera sui media cattolici”.
Come annunciato dal portavoce vaticano, a quanti si uniranno spiritualmente a questo momento di preghiera tramite i media, sarà concessa l’indulgenza plenaria secondo le condizioni previste dal recente decreto della Penitenzieria apostolica.