Lo spettacolo andrà in scena martedì 6 settembre alle 21 nel piazzale dei Rioni, dove Madre Teresa il 18 maggio 1988 ricevette la cittadinanza onoraria di Monte Argentario

I giovani della Santa Famiglia portano il musical su Madre Teresa a Porto Santo Stefano

A due giorni dalla canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta, in piazza san Pietro, martedì 6 settembre, alle 21, i giovani della parrocchia Santa Famiglia porteranno in scena il musical a lei dedicato, in piazza dei Rioni, a Porto Santo Stefano.

I giovani domenica hanno partecipato in piazza san Pietro alla Messa per la canonizzazione della “serva dei poveri”, un momento importante nel quale hanno potuto ulteriormente riflettere sul messaggio che Madre Teresa ha consegnato, con la sua vita, all’umanità intera: un messaggio incentrato sul Vangelo e sulla carità riversata sui più poveri tra i poveri.
Così, dopo il successo che la “prima” ha riscosso a Grosseto, la sera dell’11 giugno sul sagrato del Duomo, i giovani porteranno lo spettacolo a Porto Santo Stefano, località profondamente legata alla Madre, a cui fu conferita la cittadinanza onoraria il 18 maggio 1988. Sarà un modo bello e gioioso per venerarne la memoria. La serata è organizzata dalla parrocchia di Porto Santo Stefano.

Il musical “Madre Teresa”, è un riadattamento dello spettacolo scritto dal grande Michele Paulicelli, attore e autore di recital a tematica religiosa. Regista è Mario Olandese, ferroviere che ha nel sangue la passione per il teatro e la regia. Olandese ha fatto anche parte della compagnia “La Mandragola”.

A dare voce e volto a Madre Teresa sarà la giovane Laura Pettini. Con lei sul palco lo stesso Mario Olandese, nei panni del giornalista mr Adam, e poi Beatrice Muller (suor Bettina); Alfonso Picozzi (capo bramino), Irene Biagioli e Martina Verdinelli (suore indiane). Insieme con loro oltre 40 ragazzi dai 15 ai 25 anni, tra attori e corpo di ballo.

Le coreografie sono di Stefania Fabbri, la direzione musicale di Raffaello Serafini, le scenografie di Sara Ritti, il tecnico Luca Giannini. I costumi sono stati cuciti dalle donne della comunità parrocchiale.

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