Cattedrale gremita per l'incontro che ha aperto la "Settimana della Bellezza". Prima giornata davvero ricca: inaugurate le tre mostre al Cassero e la sera la festa per i giovani "E' bello sperare" con Hope Music

Il cardinal Comastri ha donato alla Diocesi una reliquia di Madre Teresa

“Madre Teresa è stata la finestra attraverso la quale Dio si è affacciato sul mondo”. E’ stata questa una delle pennellate più suggestive che il cardinale Angelo Comastri ha regalato sabato pomeriggio alle tantissime persone che, nella Cattedrale di Grosseto, hanno partecipato all’incontro che ha aperto ufficialmente la “Settimana della Bellezza”, l’evento di cultura e di fede promosso dalla diocesi di Grosseto in collaborazione con Avvenire , Luoghi dell’Infinito, fondazione Crocevia e con la coorganizzazione del Comune.
Il presule, originario di Sorano, già vescovo di Massa Marittima-Piombino e arcivescovo di Loreto ed attualmente vicario del Papa per la Città del Vaticano, ha ripercorso – pescando nei tanti ricordi di contatti diretti avuti con la Madre – l’itinerario umano e spirituale di questa piccola donna di origini Albanesi, che raggiunse l’India come religiosa per insegnare in una scuola tenuta dalle suore di Loreto e che a Calcutta, imbattendosi nella povertà più estrema, sentì una vocazione nella vocazione: quella di servire Cristo nei più poveri tra i poveri. Nacque così l’esperienza delle Missionarie della carità, che rese Madre Teresa conosciuta in tutto il mondo e a volte anche contestata.
Il cardinale, con un eloquio appassionato e sempre puntuale, ha aiutato tutti a comprendere che la fonte della bellezza più vera è la bontà, è l’amore. Al termine del suo intervento-testimonianza il cardinal Comastri ha fatto dono alla Chiesa di Grosseto, attraverso il vescovo Rodolfo, di una reliquia di santa Teresa di Calcutta: il frammento di una federa da letto sulla quale la Madre ha riposato gli ultimi giorni della sua vita, dono al cardinale dalla nipote di Madre Teresa, figlia dell’unico fratello che aveva e che a sua volta l’aveva ricevuta in dono dalle suore il giorno del funerale della zia. “Mi ha lasciato questa federa dicendo: <Forse lei ne farà un uso migliore>. Ed io la sto usando per farne delle reliquie”. Il frammento di federa donato alla diocesi di Grosseto è inserito in una piccola teca in vetro e legno e poggia su un pezzo di stoffa dell’abito delle missionarie della carità ed è accompagnata dalla lettera che la nipote ha scritto al cardinal Comastri come autentica.
Il presule ha poi presieduto la Messa prefestiva delle 18 in Cattedrale.
La prima giornata della “Settimana della Bellezza” ha avuto altri due momenti importanti: l’inaugurazione delle tre mostre promosse dalla Fondazione Crocevia e allestite al Cassero Senese. Si tratta di “Edoardo Milesi: disegnare il paesaggio”, di “Andrea Mastrovito: Nel segno della misericordia” e di “Mauro Davoli: Mirabilia Naturae”. Tre mostre, tre sguardi sulla bellezza: quella umile e sorprendente di madre natura; la bellezza della Maremma e delle opere dell’architetto Milesi che sanno dialogare col paesaggio; la bellezza delle opere di misericordia. Le mostre, ad ingresso libero, saranno visitabili fino al 15 novembre tutti i giorni (mattino 8.30-12.30, pomeriggio 16-19). Grazie alla collaborazione con le scuole superiori e il progetto di alternanza scuola-lavoro, saranno numerosi studenti di Grosseto a fare da guide ai visitatori.
L’altro momento bello, che ha chiuso la giornata, è stata la manifestazione “E’ bello sperare”, che in piazza Duomo ha portato artisti della Hope Music a offrire uno spettacolo in cui musica, parole, comicità, intrattenimento sono stati i veicoli attraverso cui raccontare la bellezza.

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