Appena rientrati dalla Terra Santa per il vescovo Bernardino e gli altri vescovi della Toscana subito un altro momento importante: l’udienza che papa Leone ha concesso alla Conferenza Episcopale Italiana, nella mattinata di martedì 17 giugno, nell’aula della benedizione, nel Palazzo Apostolico. La notizia dell’udienza era stata resa nota lo scorso 23 maggio.
“Siamo grati al Santo Padre – aveva detto in quella circostanza Mons. Giuseppe Baturi, Segretario Generale della CEI – per questo gesto di benevolenza e di attenzione all’Episcopato italiano che vive una peculiare e affettuosa sintonia con il Successore di Pietro, Vescovo di Roma e Primate d’Italia”. All’incontro della mattina è poi seguita l’80a Assemblea Generale straordinaria della Cei per alcuni adempimenti statutari. Per il vescovo Bernardino si è trattato di una “prima volta” per entrambi i momenti.
“E’ stato davvero un bel momento – ha commentato al termine dell’udienza con papa Leone – Il Santo Padre ci ha rivolto uhn discorso molto diretto, limpido, col quale ci ha fornito alcune indicazioni pastorali che ritengo molto preziose. In primo luogo l’esortazione a curare e a mettere al centro di tutto la nostra personale relazione col Signore. Senza di essa, infatti, non possono discendere risposte di fede alle sfide e alle necessità attuali. Da questa personale relazione con Gesù – continua il vescovo Bernardino – il Papa ci ha indicato alcuni ambiti di azione privilegiati: anzitutto, come lui stesso ha detto, uno slancio rinnovato nell’annuncio e nella trasmissione della fede. E poi a sviluppare un’attenzione pastorale sul tema della pace. Un tema, questo, con cui abbiamo fatto i conti proprio durante il pellegrinaggio appena compiuto in Terra Santa. Sono, dunque, queste le linee sulle quali come Chiese di Grosseto e di Pitigliano ci è chiesto da papa Leone di incamminarci con convinzione, tenendo sempre a cuore l’essenziale: la relazione personale con Gesù”.
Al termine dell’udienza il Papa ha salutato uno ad uno i vescovi italiani.