iNAUGURATA LA NUOVA SEDE (TEMPORANEA) DELLA BOTTEGA DELLA SOLIDARIETA’ DI CARITAS

Il servizio ha trovato casa nei locali della parrocchia Santa Famiglia

Un primo, importante tassello verso la realizzazione di una nuova “casa” per la Caritas diocesana. Il progetto, partito oltre tre anni fa, ha risentito purtroppo degli effetti negativi di circostanze come la guerra in Ucraina che, facendo lievitare i costi delle materie prime, ha costretto a ripensare tutto e a ridefinire i passi da compiere. In più anche qualche lentezza burocratica ha costretto a imprimere una frenata ad una iniziativa nella quale la Chiesa di Grosseto crede molto per offrire un luogo più dignitoso e accogliente a tutti coloro che bussano alla porta di Caritas per un bisogno essenziale (cibo, igiene, ascolto), ma anche per i volontari e gli operatori, chiamati ogni giorno a rispondere ai bisogni e a testimoniare, così, la presenza diffusa della Chiesa che si china sulle fragilità di tanti.

Questo primo tassello è il trasferimento della Bottega della solidarietà, che ha lasciato vìa Pisa e ha trovato spazio in locali messi a disposizione dalla parrocchia Santa Famiglia, con ingresso da via Jugoslavia (lato campetto polivalente), a Grosseto.

Appena si entra c’è subito la parte espositiva, molto ampia, mentre internamente è stato ricavato anche un magazzino per lo stoccaggio dei prodotti.

L’inaugurazione ha avuto luogo nella tarda mattinata di oggi, 18 dicembre, con la benedizione, da parte del vescovo Giovanni, degli ambienti che, almeno per un periodo, saranno la nuova sede dell’Emporio.

Erano presenti, insieme al Vescovo, il vicario generale della Diocesi, don Paolo Gentili; il direttore di Caritas, don Enzo Capitani; il coordinatore Alberto Del Porto; don Claudio Bianchi e la responsabile del servizio della Bottega, Loredana Sauna; il parroco della parrocchia Santa Famiglia, don Desiderio Gianfelici; volontari e operatori della Caritas diocesana e dei centri d’ascolto parrocchiali. Presente anche l’assessore comunale alle politiche sociali Sara Minozzi.

I lavori per adeguare gli spazi della parrocchia all’esigenza di ospitare uno dei servizi qualificanti la presenza di Caritas sul territorio sono andati avanti per diverse settimane. Ora offrono un ambiente davvero accogliente, arioso, salubre, luminoso, ospitale, con scaffali dove i prodotti possono essere ben esposti.

La Bottega è un luogo di distribuzione gratuita di generi alimentari di prima necessità aperto tre volte a settimana. I prodotti messi a disposizione (olio, pasta, pelati, scatolame, zucchero, caffè, prodotti per la colazione, igiene personale e igiene casa) provengono per lo più da donazioni da parte di aziende e da raccolte/collette alimentari, oltre che dagli aiuti della Fead.
Il primo progetto “Emporio o Bottega” sul territorio italiano è nato a Roma come risposta ad un concreto e impellente bisogno dei nuclei familiari che, di fronte alla crisi economica, non riuscivano a far fronte alle proprie necessità primarie. Grosseto è stata tra le prime città in Toscana, nel 2012, ad aprire una Bottega, alla quale oggi fanno riferimento decine e decine di famiglie. Per accedere a questo servizio le famiglie vengono selezionate sulla base di criteri prestabiliti, secondo le comuni prassi già seguite dalla rete degli empori della solidarietà già attivi ed operanti in Italia. L’obiettivo è aiutare le famiglie prese in carico a superare la situazione di crisi e raggiungere una maggiore autonomia socioeconomica.

Accanto ad esso, c’è anche l’obiettivo di superare il meccanismo del pacco viveri preconfezionato e sviluppare, invece, il concetto di diritto alla scelta del cibo di cui la famiglia necessita. Ma anche educare le famiglie ad un consumo consapevole; accompagnarle in un processo di acquisizione di corretti stili di vita; razionalizzare le risorse e recuperare gli sprechi.
Lo stabile di via Pisa, dove finora la Bottega ha funzionato, fa parte del più ampio immobile che accoglierà la futura sede di Caritas. Era necessario partire dal trasferimento di questo servizio, perchè gli ambienti non sono più adeguati e saranno presto demoliti assieme ai restanti volumi, per poter poi avviare la costruzione della nuova sede secondo il progetto approvato.
“La richiesta del territorio per questo tipo di servizio sarebbe molto più alta: con la costruzione della nuova sede potremmo finalmente aumentare gli accessi; disporre di adeguate aree di stoccaggio e di ambienti dove realizzare in modo continuativo i progetti di educazione alimentare ed economica illustrati poco sopra – dicono da Caritas – Intanto questo trasloco è benedetto, perchè la Bottega troverà spazio in ambienti sani, accoglienti, luminosi, dove anche l’attività potrà essere svolta in maniera più agevole”.

 

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