L'assemblea è rivolta a tutti: sacerdoti, religiosi, religiose, diaconi, laici impegnati nei vari ambiti della pastorale

“Itinerari di felicità”: Il 2 ottobre la Convocazione diocesana a Nomadelfia con Tonino Cantelmi

“Indicare strade di felicità”. E’ quanto chiede papa Francesco nella sua esortazione post sinodale “Amoris Laetitia”, a proposito dell’amore coniugale, della famiglia e, più in generale, delle relazioni tra esseri umani.

“Itinerari di felicità” sarà lo sfondo sul quale si svilupperà la Convocazione diocesana, fissata per domenica 2 ottobre a Nomadelfia, a partire dalle 15. La Diocesi, nelle sue varie componenti (sacerdoti, religiosi, religiose, diaconi, laici impegnati nei vari ambiti della pastorale, nei movimenti e nelle aggregazioni laicali, insegnanti, educatori) è chiamata a ritrovarsi per condividere un pomeriggio di riflessione e di lavoro insieme, alla presenza del Vescovo.

L’assemblea sarà il fatto il gesto comunitario con cui riprendere l’attività pastorale inserendosi nel solco tracciato dalla Chiesa, che sta vivendo mesi intensi, a motivo dei molteplici stimoli per avviare una rilettura dell’impegno pastorale anche alla luce delle sollecitazioni e dei cambiamenti che arrivano da questo nostro tempo.

Il punto di partenza della Convocazione diocesana è il numero 38 di “Amoris Laetitia”, dove il Papa mette in luce i molti aspetti positivi già in atto nella Chiesa, ponendo però anche l’accento su ciò che occorre rivedere, non tanto nelle strutture, quanto nell’atteggiamento del cuore.

Per essere aiutati nella riflessione, i partecipanti ascolteranno il contributo che porterà Tonino Cantelmi, psichiatra, psicoterapeuta, professore incaricato di Psicopatologia presso l’Istituto di psicologia alla Gregoriana. Cantelmi è anche presidente dell’associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici ed è diacono permanente della diocesi di Roma.

“Il tentativo che desideriamo fare – spiega don Desiderio Gianfelici, vicario generale della diocesi è di leggere dentro un’unica trama Amoris Laetitia, Evangelii Gaudium e il Convegno di Firenze”.

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