A Grosseto per 51 anni, fu parroco e insegnante di religione

Morto il vincenziano p. Giancarlo Silveri

P. Giancarlo Silveri, sacerdote della Congregazione della Missione (Vincenziani) è deceduto nella serata di oggi presso l’ospedale Misericordia di Grosseto, dove era ricoverato per l’aggravamento delle sue già fortemente compromesse condizioni di salute.

Il 1 luglio avrebbe compiuto 82 anni. Era sacerdote da 56 anni, quasi interamente spesi a Grosseto. Vi giunse infatti nel 1970, assegnato alla comunità dei Vincenziani presso la Basilica del SacroCuore.

Il rito delle esequie martedi 14 giugno alle ore 17 nella Basilica del Sacro Cuore, di cui per nove anni (2005-2014) fu parroco e per una quarantina vice.

Venne ordinato sacerdote a Piacenza il 19 marzo 1966; l’anno successivo a Roma ottenne la licenza in teologia all’Istituto Sant’Anselmo e venne mandato dai Superiori a Frascati come direttore al Seminario “Venerabile Tuscolano”. Un triennio, poi p. Giancarlo chiese al Provinciale di poter prestare servizio in una parrocchia di Roma, per poter stare vicino alla famiglia, “ma il Signore – raccontò in un’intervista al settimanale diocesano Toscana Oggi, nel 2016, in occasione del suo 50esimo di sacerdozio – aveva altri progetti per me, e fui mandato a Grosseto. Era l’ottobre del 1970, e sono sempre qui”.

I primi anni fu responsabile dell’oratorio: durante la settimana, nel salone parrocchiale, organizzava attività ricreative mentre la domenica proiettava dei film. Per anni padre Giancarlo è stato anche docente di religione alle scuole medie Galilei, Pascoli, e fino al 2006 (anno della pensione) all’Ungaretti.

Nel novembre del 2005 viene nominato parroco del Sacro Cuore, per poi tornare vice parroco nel 2014 sino alla fine di luglio 2021, quando i Padri Vincenziani hanno riconsegnato al Vescovo la parrocchia ritirandosi da Grosseto dopo quasi 80 anni di presenza feconda.

Dotato di ironia, a volte anche tagliente, padre Giancarlo è stato anche un poeta. I suoi versi sono diventati anche pubblicazioni, ma non disdegnava anche consegnare i suoi versi a Toscana Oggi e, negli ultimi anni, anche a facebook. Nel suo profilo alternava poesie, riflessioni, talvolta anche qualche acuta polemica.

Con il ritiro dei Vincenziani dalla Diocesi, padre Silveri aveva ottenuto dai suoi Superiori, d’accordo col Vescovo, di poter restare a Grosseto per continuare le sue cure e perché il distacco dalla città nella quale aveva speso tutto il suo sacerdozio era evidentemente per lui una prova troppo forte. Fu accolto, così, all’Istituto San Lorenzo di via Matteotti, dove anche celebrava la Messa finché la salute glielo ha permesso. Negli ultimi mesi la situazione è andata aggravandosi, fino al decesso avvenuto questa sera.

Il Signore lo accolga, come servo fedele, nel suo Regno 

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