Equipe di cinque professionisti seguirà persone che hanno bisogno di percorsi di sostegno, di consulenza e di terapia, ma che non hanno le risorse economiche per potersi curare

Nasce il Centro di ascolto psicologico, nuovo servizio di prossimità di Caritas

La Caritas diocesana di Grosseto attiva il Centro di ascolto psicologico, un nuovo servizio di prossimità, di vicinanza e supporto a persone che vivono situazioni di fragilità e che spesso si trovano nella condizione di non potersi curare per le difficoltà economiche che attraversano.

Il centro di ascolto è stato realizzato in un ambiente del centro diocesano “Frassati”, in via degli apostoli (zona tiro a segno), nella struttura che già da un anno mezzo ospita “Casa di Elia”, il mini appartamento nel quale Caritas ospita per un certo periodo padri separati in situazione di momentanea difficoltà economica.

Il nuovo servizio è stato possibile grazie alla disponibilità di una equipe di cinque professionisti del territorio, fra psicoterapeuti, psichiatri, psicologi e pnl (programmazione neuorolinguistica) coahing, coordinati dalla psicoterapeuta Antonella De Luca, che gratuitamente offrono il loro tempo e la loro competenza per prendersi in carico utenti Caritas che hanno bisogno di effettuare percorsi di psicoterapia o di consulenza psicologica.

L’equipe è formata, oltre che da Antonella De Luca, anche da Vanni Pippi, coach pnl; Giulia Maccanti, psicologa; Lucia Andrighetto, psicologa e psicoterapeuta e da Valentina Verdi, dottoressa in psicologia.

Il servizio è su appuntamento.

Coloro che desiderano avere un colloquio con i professionisti del Centro di ascolto devono rivolgersi alla direzione di Caritas diocesana di via Alfieri, a Grosseto (caritasgrosseto@caritasgrosseto.org; oppure 0564 28344), che provvederà a prendere un appuntamento per un primo incontro, che servirà ad un primo colloquio per individuare il tipo di problema, il percorso da offrire e il professionista a cui affidare la persona. La frequenza delle sedute dipenderà dai singoli casi.

“La Chiesa – commenta il vescovo Rodolfonon è una dispensatrice di servizi, ma ciò che offre è perché è madre e ha a cuore che le fragilità dei suoi figli, soprattutto di coloro che vivono situazioni difficili, dolorose e che spesso si trovano soli possano in qualche modo trovare accoglienza. Nel Vangelo Gesù dice: ‘Venite a me voi tutti che siete affaticati e stanchi e io vi ristorerò’; ecco la Chiesa è questo punto di ristoro, in cui accanto e prima delle necessarie competenze e professionalità che occorrono, c’è uno stile e c’è un’idea della persona creata a immagine di Dio, la cui dignità ha un valore immenso, perché ognuno di noi è unico e irripetibile e va aiutato a non farsi mai sopraffare dai problemi che vive”.

“Caritas – dice il direttore don Enzo Capitani – è lo strumento con cui la Chiesa anima la carità della comunità cristiana e la prima forma di carità è saper osservare, perché accanto alle povertà conosciute, se ne affacciano continuamente di nuove. Tra queste ci sono sempre di più situazioni di fragilità dettate anche dalla crisi economica o di cui la crisi economica è stata il detonatore. Ma spesso le persone che vivono situazioni di depressione, ansia, mal di vivere e che vivono situazioni economicamente precarie non hanno la possibilità di curarsi. Ci siamo interrogati e grazie alla disponibilità competente di alcuni professionisti abbiamo desiderato dar vita a questo Centro di ascolto psicologico per sorreggere in maniera adeguata chi vive questo tipo di problemi”.

Il Centro di ascolto psicologico è l’ultimo servizio di Caritas che si va ad aggiungere al centro di accoglienza, alla mensa, al centro di ascolto, all’Emporio della solidarietà, all’ambulatorio medico, al progetto “Famiglie solidali”, tutte forme di prossimità per fronteggiare povertà vecchie e nuove e manifestare il volto misericordioso di Dio.

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