Al via dal 16 aprile un percorso a numero chiuso, in 5 moduli, sotto la direzione scientifica dell'economista Luigino Bruni. Ecco come e dove iscriversi

Nell’Anno della Misericordia parte a Grosseto la scuola “Economia e Comunità” progetto di Caritas e Polo Lionello Bonfanti

Nell’Anno santo della Misericordia la Diocesi di Grosseto, attraverso la Caritas, promuove con E.diC. spa-Polo Lionello Bonfanti di Loppiano la scuola “Economia e Comunità”, percorso in cinque moduli, di cui uno residenziale a Loppiano (Firenze).

Si tratta di una opportunità di grande spessore per il nostro territorio, perché la scuola si avvale dell’apporto di docenti universitari, economisti, sociologi, che offriranno un percorso approfondito volto a conoscere sempre più e sempre meglio le vie alternative ad un sistema economico che ha perso di vista la persona, le relazioni, i beni comuni.

La scuola è a numero chiuso, prevedendo massimo di 30 iscritti.

Le iscrizioni vengono raccolte presso la Caritas diocesana di Grosseto (caritasgrosseto@caritasgrosseto.it; telefono 0564 28344). Il costo è di 30 euro.

Direttore scientifico del percorso è il prof. Luigino Bruni, ordinario di Economia alla Lumsa di Roma e docente all’Istituto universitario Sophia, economista, saggista, giornalista.

L’iniziativa si inserisce tra le proposte che la Diocesi rivolge a tutta la comunità civile del territorio grossetano nell’Anno Santo straordinario della Misericordia.

E’ stato affidato alla Caritas il compito di elaborare due percorsi paralleli, che si affianchino alle iniziative più propriamente spirituali, e dedicati ai temi della giustizia e della economia, nella persuasione che la misericordia cristiana non sia de relegare ad una dimensione spiritualistica, ma che la riscoperta delle opere di misericordia corporale e spirituale, chiesta da papa Francesco, rappresenti una sfida a rileggere nell’attualità l’impegno del cristiano e della Chiesa ad eliminare alla radice le cause di ogni forma di ingiustizia, che abbrutiscono la persona, offendono la sua dignità, la degradano.

Per la Diocesi questa scuola è un investimento sulla speranza. Abbiamo voluto chiamare la scuola Economia e Comunità – spiega il vescovo Rodolfo – perché una economia che nasce solo dall’individuo comporta le conseguenze che stiamo vivendo. Ma l’uomo non è individuo! L’uomo è persona, è relazione e ogni sua azione, anche quella economica, o dell’impostazione del lavoro e della politica, deve considerare il bene comune. C’è sempre la tentazione del far da sé, ma questa tentazione porta l’uomo alla solitudine e a lasciare i fratelli in tante ingiustizie e a generare quegli ‘scarti’ di cui parla spesso papa Francesco. La nostra sarà una scuola perché uno dei segni belli della nostra umanità è di poter imparare e guardare avanti pensando che raccogliendo esperienze diverse si possa individuare qualcosa di nuovo. Oggi sembra che nulla di nuovo sia possibile, invece come cristiani siamo convinti che nell’uomo c’è la grande capacità, se si lega ad ideali alti, di creare sempre realtà nuove”.

 “Per me, come economista e come cristiano, è motivo di grande soddisfazione che una Diocesi organizzi bene una scuola di economia civile, perché a differenza del ‘900 quando il linguaggio principale è stato quello della politica e l’economia era ambito per addetti ai lavori, oggi il mondo è cambiato – dice il prof. Luigino Bruni Il linguaggio e la logica principali che stanno occupando il mondo sono quelli dell’economia e della finanza e se un cittadino non si forma adeguatamente intorno a questi ambiti diventa suddito. La Chiesa, che da sempre ha a cuore il bene comune, ha intuito che le scuole di formazione hanno bisogno di politica ed economia. Quella che partirà a Grosseto cade al momento giusto e sarà una scuola popolare – ha aggiunto – dove ci si forma insieme, con una forte attenzione al tema della comunità e della città. Ci educheremo all’economia di comunione, cioè all’economia buona, altrimenti faremmo un pessimo servizio”.

“Questo è un percorso di valorizzazione e crescita per il nostro territorio, ma è soprattutto un percorso di speranza e ce n’è gran bisogno – commenta Francesco Gentili, membro del Cda della Banca della Maremma, tra gli sponsor del progettoCome Banca della Maremma abbiamo aderito subito a questo progetto perché siamo una banca relazionale e un progetto di questo tipo è dentro ciò che stiamo facendo, perché noi siamo la banca del territorio, la banca delle persone”.

 Soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti delle cooperative Solidarietà è Crescita e Uscita di sicurezza, dell’associazione e della fondazione L’Altra Città.

  • La struttura del percorso

 

Le lezioni si terranno di sabato, una volta al mese da aprile a ottobre (con interruzione in agosto) a Grosseto. La lezione di lancio è programmata per sabato 16 aprile dalle 10 alle 13 nell’auditorium della Banca della Maremma, in corso Carducci 14 a Grosseto. Interverranno il prof. Luigino Bruni, il vescovo Rodolfo e l’equipe locale che la Caritas ha costituito per supportare l’organizzazione complessiva di questa iniziativa. A parte la prima lezione, tutte le altre inizieranno al mattino dalle 10 alle 13 e si protrarranno anche nel pomeriggio (15-18) e si terranno nell’aula dell’agenzia formativa de L’Altra Città, in via Alfieri 5 a Grosseto. Il terzo modulo sarà residenziale: l’1 e 2 luglio a Loppiano con inizio alle 10 e conclusione alle 18.

Dietro alla cattedra si alterneranno economisti come Tommaso Reggiani, Alberto Frassinetti, Giuseppe Argiolas; sociologi come Licia Paglione; Johnny Dotti di Welfare Italia; Gabriele Mandolesi dell’associazione Economia e Felicità, mentre il terzo modulo, residenziale, a Loppiano il 1 e 2 luglio vedrà l’apporto, oltre che di Bruni, tra gli altri anche del prof. Stefano Zamagni. La scuola è strutturata per facilitare l’interazione tra i partecipanti, per cui oltre alle lezioni frontali vere e proprie sono previsti lavori di gruppo e testimonianze.

 

condividi su