Dall'11 al 19 settembre una settimana dedicata al tema del cibo, della condivisione, dell’equa distribuzione e delle relazioni

“Non hanno più vino. Nutrire il pianeta-energia per la vita”. Alla Parrocchia dell’Addolorata è tempo di festa patronale

Nell’anno dell’Expo di Milano, dell’enciclica di Papa Francesco “Laudato si” e del Convegno della Chiesa italiana a Firenze sul “Nuovo umanesimo in Cristo Gesù”, la Parrocchia Maria SS. Addolorata, nel quartiere Gorarella, a Grosseto, ha scelto di dedicare la festa patronale al tema del cibo, per approfondirne la centralità nella vita dell’uomo sotto più punti di vista.

Il titolo scelto – “Non hanno più vino. Nutrire il pianeta-energia per la vita” – è la sintesi del percorso che la Parrocchia intende offrire nei giorni della festa, che avrà inizio venerdì 11 settembre e si concluderà sabato 19. Nel corso di una settimana tante iniziative diverse, rivolte ad adulti, ragazzi e bambini, condurranno tutti ad una riflessione ampia sul tema.

“Non hanno più vino”, è il materno e premuroso appello che Maria, a cui la festa parrocchiale è dedicata, rivolge a Gesù durante le nozze di Cana, dove Egli compirà il suo primo miracolo. E’ un appello attuale anche oggi di fronte a tante sperequazioni che generano sofferenze, tristezza, che spengono il sorriso, che costringono alla fuga, che generano esodi biblici, ed è un appello che in qualche modo interessa anche l’Occidente opulento, ma “povero” di relazioni sempre più vere e profonde.

“E’ l’attualità – spiega il parroco don Roberto Nelli, che è anche responsabile diocesano dell’ufficio Progetto Culturale – ad averci spinti verso questa tematica, perché come parrocchia cerchiamo di essere sempre attenti a ciò che ‘bolle in pentola’ nel mondo. Di fronte al cibo ci siamo posti da diversi punti di vista, per provare a guardare l’argomento in tutte le sue sfaccettature e a trovare insieme risposte evangeliche”.

Nella organizzazione della festa la parrocchia ha coinvolto anche la Caritas diocesana e l’associazione Maremma Solidale, che si occupa di commercio equo e che a Grosseto gestisce la Bottequa, in via Ximenes.

Il primo punto di osservazione sarà il no allo spreco. La festa patronale si aprirà, infatti, venerdì 11 settembre (auditorium, ore 21) con l’incontro “Ripensare l’umano per abitare la terra: le scelte antispreco per l’individuo, la famiglia, la comunità”, a cui interverrà Donatella Turri, di Caritas Toscana. All’incontro, che sarà introdotto da Luca Grandi, vice direttore della Caritas diocesana, sarà anche distribuito l’opuscolo “Con-dividere per moltiplicare”, realizzato da Caritas Grosseto per raccontare l’esperienza dell’Emporio della solidarietà ed educare a nuovi stili di vita. All’interno i disegni realizzati dagli alunni di una scuola primaria della città e alcune ricette suggerite da famiglie straniere che in questi ultimi due anni hanno beneficiato dell’Emporio.

L’altro punto di osservazione sarà sul cibo come occasione di festa. Domenica 13 settembre, la giornata si aprirà alle 10 con la Messa solenne presieduta dal Vescovo Rodolfo e animata dalla corale Universa Laus. Seguirà l’iniziativa “Il cucchiaio d’argento: a tavola con i nostri nonni”. L’idea è quella di riportare il valore della tavola domenicale all’attenzione delle famiglie, stimolando una rinnovata cura per la preparazione della tavola (dall’apparecchiatura alle pietanze da servire) come manifestazione della cura per le relazioni familiari che nascono e si cementano intorno ad essa.

I partecipanti saranno, infatti, invitati a preparare e presentare un piatto della propria tradizione familiare e l’apparecchiatura completa di un posto tavola: una giuria valuterà piatto e apparecchiatura e assegnerà il “Cucchiaio d’argento” a colei o colui che meglio avrà presentato la propria tavola imbandita.

La mattinata si concluderà con il pranzo comunitario (su prenotazione), nel quale saranno offerti anche assaggi dei piatti preparati per l’esposizione. Il pomeriggio proseguirà con il film “La cuoca del Presidente”.

L’altra prospettiva con cui la Parrocchia di Maria SS. Addolorata intende guardare al cibo è quella di coloro che non ne hanno. Per questo è stato invitato padre Renato “Kizito” Sesana, sacerdote comboniano, dai primi anni ’90 missionario a Nairobi (Kenya) tra i bimbi di strada, dopo una precedente esperienza a Lusaka (Zambia). Il missionario approfondirà il tema: “Il cibo non è buono se non è condiviso” (mercoledì 16 ore 21, auditorium).

Ultima tappa di questo percorso sarà “Il mondo si fa piatto… per viaggiare tra i sapori del mondo”, la cena equosolidale , che sarà preparata sabato 19 settembre dalla Bottequa di Grosseto (ore 20).

“Sarà una cena – spiega Milva Vivarelli, dell’associazione Maremma Solidale – per far gustare i sapori del mondo attraverso prodotti di Paesi svantaggiati da cui il commercio equo acquista alimenti e materie attraverso contratti che rendano giustizia al loro lavoro”.

Il tema del cibo sarà approfondito anche nel triduo di preparazione (12 e 13 settembre, ore 19 e 14 settembre ore 18), animato da don Marius Balint, vice parroco di Roselle e dedicato alla “ricchezza delle briciole”, e in occasione della Processione di Maria Addolorata per le vie del quartiere, martedì 15 settembre ore 21, festa liturgica dell’Addolorata.

Ci sarà spazio, infine, per iniziative rivolte ai ragazzi e ai bambini, legate sempre al tema del cibo. In particolare, venerdì 11 settembre alle 21 il film d’animazione “Ratatouille” (sala giovani); sabato 12 settembre il “Gorarella’s got talent”, contest di canto per giovani, organizzato in collaborazione  con la scuola di musica “Music revolution” di Grosseto con assaggi internazionali; e venerdì 18 alle 8.30 “Expo-niamoci per condividere”, caccia al tesoro con gli alunni delle scuole  primarie del quartiere incentrata sui temi proposti ad Expo nel padiglione della Santa Sede.

Nei giorni della festa patronale, grazie ad una postazione internet mobile, sarà possibile firmare la “Carta di Milano”, il documento frutto dell’Expo, che richiama ogni cittadino, associazione, impresa, istituzione ad assumersi le proprie responsabilità per garantire alle future generazioni il diritto al cibo.

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