Il messaggio di auguri del vescovo Rodolfo alla Chiesa di Grosseto

Pasqua, amore sino alla fine

“Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine” (Gv 13,1).

“Li amò sino alla fine”… E’ una misura che non riesco ad afferrare… Tento di immaginare… qualcosa intuisco…

Amando arrivò a morire per loro, ma non finì lì… il suo amore attraversò anche la morte.

La Vita si lacerò, ma non si spense. Fu strappata dal tradimento, dalle manovre per eliminarlo, ma la Vita rimase amore anche tra quelle scaglie taglienti di odio…

La spezzarono ma non ebbe fine!

Anzi divenne un nuovo inizio e rilanciò tutto: la morte ne uscì vinta, la vita tutta esulta, grazie a questo amore “sino alla fine”.

Non so afferrarne o dirne il senso preciso, ma sento che ciò mi allarga il cuore e mi spinge a non aver paura di questo Amore, a fidarmi dell’amare e dell’essere amato.

E’ possibile essere amati “sino alla fine”… E’ possibile amare così…

Gesù lo fece lavando i piedi, lo fece prendendo il pane…     e poi il vino… e poi lasciandosi inchiodare e perdonando…

Lo chiusero nel sepolcro… Ma può una tomba contenere un amore “sino alla fine”? Ne scoppierà, come nessuna zolla può resistere alla forza del seme che, morto, germoglia.

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Ecco l’amore di Pasqua! Lo ripenso nelle parole delle suore di Madre Teresa poco prima di essere trucidate nello Yemen o nei gesti di tanti altri martiri dell’amore… o nel cuore di una mamma e in quello di chi, generosamente, si prende cura di un malato o di un povero…

E’ possibile amare così, “sino alla fine”, qui, ora? Con le persone che ho accanto al lavoro, in casa, in parrocchia, per strada?

Sì, se incontri quell’amore “sino alla fine” e lo senti diretto a te. Se quei piedi che Gesù lava sono i tuoi, se quel corpo dato è per te, se quel perdono ti arriva nel profondo, se quell’amore fa saltare ogni crosta di morte che ti soffoca.

Quell’amore “sino alla fine” ti chiama, ti dà la forza di fidarti, forse ti spinge anche a tentare di fare altrettanto… o almeno ad amare un po’ di più “sino alla fine”, ad allargare un po’ di più le misure del cuore.

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Non so se di Pasqua ho colto qualcosa, quest’anno. Ma mi pare ci sia attorno un bisogno affannoso, una ricerca di questi segni, anche semplici e quotidiani, che sappiano di amore “sino alla fine”.

Bisogni che mi stringono e mi allargano il cuore… Ci risento la voce di Gesù, che quella notte ripeté più volte: “Amatevi così come io vi ho amato!”

Vorrei fosse più vero per me! Lo chiedo. Chiediamolo in tanti! Gli uni per gli altri, reciprocamente, in casa, ovunque, anche nella comunità cristiana…

Imploriamolo in questi giorni che fanno faticare il mondo, ma che, grazie a Dio, sono attraversati per sempre da un amore “sino alla fine”.

E’ il mio augurio per questa Pasqua: Sia buona! Per te, per chi ti è caro, per tutti… “sino alla fine”!

+Rodolfo

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