Commozione e gioia alla Messa presieduta dal vescovo Rodolfo e concelebrata dal vescovo Agostinelli, correttore nazionale delle Misericordie d'Italia

Roccastrada ha festeggiato i 50 anni dall’apertura dell’Istituto geriatrico voluto da don Bailo

Nella gioia e nella commozione Roccastrada, venerdì 9 settembre, ha celebrato i 50 anni dalla apertura dell’Istituto geriatrico “Madonna del Buon Incontro”, la grande opera sociale voluta dall’indimenticato don Biagio Bailo.

Nel piazzale antistante l’istituto, che attualmente accoglie oltre 70 anni ed è gestito dalla confraternita di Misericordia, il vescovo Rodolfo ha presieduta la concelebrazione eucaristica assieme al vescovo Franco Agostinelli, attualmente alla guida della diocesi di Prato dopo aver guidato dal 2001 al 2012 la Chiesa di Grosseto, e correttore delle Misericordie d’Italia e ad alcuni sacerdoti che, dal 1968 (anno della morte di don Bailo) si sono succeduti alla guida della parrocchia di Roccastrada e alla presidenza dell’Istituto. C’erano don Giovanni Tumiatti, che raccolse il testimone di don Bailo; don Claudio Piccinini; don Vincenzo Repici e l’attuale parroco don Marcello di Giuseppe. Tra i concelebranti anche don Aimè Rwamashuri, parroco di Sassofortino e Torniella e coordinatore della zona pastorale collinare.

Subito dopo la Messa, animata dal coro dei Concordi, i saluti delle autorità, la benedizione di un defibrillatore donato dalla famiglia Frati e di tre nuovi mezzi di soccorso in dotazione alla confraternita di Misericordia.

“Siate voi benedizione”, ha esortato il vescovo Rodolfo agli operatori dell’Istituto e ai volontari della Misericordia. Ha poi invitato ad ispirarsi alla Madonna del Buon Incontro, venerata a Roccastrada e a cui è intitolato l’Istituto: “Tutto può essere un buon incontro, anche le situazioni più difficili, se dentro c’è l’anima con cui il Signore ha voluto fondare anche quest’opera attraverso il cuore grande di don Bailo. Quell’anima che ci fa incontrare gli altri, che sono sempre più importanti di noi. Auguro a tutti un’anima grande, che ci rimette davanti a don Bailo per la fede che aveva, per le sorgenti interiori che aveva nella sua fede di prete e di cristiano e attraverso le quali attinse la forza per realizzare quest’opera. Quando c’è un’anima grande si fanno miracoli”.

Mons. Agostinelli: “Quando altri si fermano, voi fratelli della Misericordia non potete farlo. E’ allora che dovete gettare il cuore oltre l’ostacolo”.

“Don Bailo ha vinto la sua battaglia per i meno fortunati, per il paese, per l’occupazione, per i suoi valori trasmessi a tanti, che in modo e epoche diverse hanno portato e portano avanti con determinazione la sua opera”, ha ricordato la presidente della confraternita di Misericordia.

Il sindaco di Roccastrada, Francesco Limatola, ha sottolineato il valore che l’opera voluta da don Bailo ha avuto e continua ad avere per il territorio in termini sociali, occupazionali, di valori e di impegno. Il direttore Fenili ha chiuso con un auspicio: “Abbiamo di fronte altri due anni particolarmente importanti. Nel 2017 celebreremo i 100 dalla nascita di don Bailo e nel 2018 i 50 dalla morte. Queste opportunità che ci vengono regalate dalla sequenza degli anni devono darci una mappa di azioni che possono ulteriormente migliorare questa istituzione, la nostra Misericordia e tutte le attività.

condividi su