Secondo anno di Cammino: le tre schede per le comunità

Ripartire da Betania, la città simbolo dell’amicizia e dell’intimità con Gesù.
Riprende il cammino sinodale, dopo la fase uno che si è conclusa prima dell’estate con la sintesi che dalla diocesi è arrivata a Roma e relativa al percorso di ascolto che le parrocchie, le associazioni, i movimenti hanno cercato di fare nel primo anno di cammino.

Ora si riparte con «I cantieri di Betania», che connoteranno il secondo e terzo anno di Cammino sinodale della Chiesa italiana. Il senso e lo stile di questa nuova tappa li spiega bene don Paolo Gentili: “Attingendo alle parole del Cardinale Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, concluso il primo anno del Cammino Sinodale, imbocchiamo un nuovo sentiero, che ci conduce a Betania, il villaggio dove Gesù trovava «casa» dai suoi amici Lazzaro, Marta e Maria. È bello e commovente pensare al fatto che anche Gesù, il Signore, ha amici dai quali si sente accolto e con i quali vivere l’intimità delle relazioni di cui ognuno di noi sa di avere bisogno. Sarà, dunque, questa l’icona del secondo e del terzo anno di Cammino sinodale. Come Chiesa dobbiamo imparare sempre e di nuovo a fare ed essere casa per tutti, dove si asciugano lacrime, dove si dice una parola buona, dove si incoraggia, si spera insieme.
Non è utopia! È il compito che ci attende!
L’impeto del cammino sinodale ci impegna tutti – preti, religiosi, laici – a uscire da una pastorale solo sacramentale per imparare a guardare agli ambienti – fisici e umani – come luoghi da evangelizzare. E’ un
cambio di sguardo sui confini delle nostre comunità parrocchiali, che non possono essere angusti, che vanno oltre il territorio e si dilatano sui luoghi della vita, di tutta la vita!”

Qui sotto è possibile scaricare il sussidio consegnato il 9 novembre agli animatori parrocchiali del Sinodo, contenente le 3 schede che scandiranno questo anno di percorso.

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