Sabato 23 novembre alle 16, nella sede del museo diocesano (piazza Baccarini) sarà possibile fare l’esperienza virtuale, grazie agli studenti del Polo tecnologico "Manetti-Porciatti"

Un museo virtuale, per ammirare l’arte sacra in 3d

Un museo virtuale, con tanto di strumentazione in 3d per osservare le opere d’arte sacre come mai prima.

È il progetto portato avanti dagli studenti del Cat-Geometri di Grosseto, nell’ambito del percorso “La Parola si fa arte” nato all’interno della Settimana della Bellezza 2019.

Sabato 23 novembre alle 16, nella sede del museo diocesano (al terzo piano dell’edificio del museo archeologico e d’arte sacra della Maremma), in piazza Baccarini, dopo una presentazione del progetto nelle sue linee essenziali, sarà possibile fare l’esperienza virtuale: fino alle 18, a turno, tutti i presenti potranno indossare speciali occhiali 3d, che consentiranno di “entrare” nella sala museo virtuale, progettata dagli studenti.
Quindi, accanto all’esperienza reale, ovvero la visita al percorso espositivo “La Parola si fa arte”, sarà possibile, in questa speciale occasione, fare anche un’esperienza sensoriale entrando in un mondo “parallelo”.

Come detto, il progetto è stato studiato e realizzato dagli studenti dell’indirizzo cat (costruzioni, ambiente e territorio) del Polo tecnologico “Manetti-Porciatti” di Grosseto, che di recente si è dotato della più aggiornata strumentazione dedicata all’applicazione della realtà virtuale in architettura. Una forma di didattica innovativa, che consente agli studenti di trasformare i propri progetti di edilizia civile in esperienze immersive, entrando virtualmente nelle strutture da loro ideate, verificandole e modificandole. Gli studenti, guidati dai docenti Barbacci, Benedettelli, Calanzone e Di Gennaro, hanno raccolto “virtualmente” in un’unica sala museo le 15 opere selezionate da Marcella Parisi, docente di storia dell’arte, per il percorso “La Parola si fa arte”.

Foto: credits Francesco Rossi Clan

condividi su