lunedi 23 gennaio, ore 17.30, nella Chiesa evangelica battista incontro ecumenico di preghiera

18-25 gennaio: Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

La settimana di preghiera per l’unità dei cristiani ci aiuta indubbiamente a riprendere la consapevolezza che tutti coloro che nella fede hanno accolto il Figlio di Dio e l’hanno posto al centro della propria vita sono chiamati a creare un corpo solo, capace di formare le coscienze rette, che rifiutano il male, e di promuovere il bene di tutti gli uomini. La settimana diventa un momento che richiama all’unione nello Spirito di amore per continuare ad operare secondo l’insegnamento del Cristo, unendo le forze, affinché il trionfo della verità su uomo e mondo da Lui rivelata trionfi e cambi i cuori induriti degli uomini.

Il primo e fondamentale elemento che già unisce tutte le confessioni cristiane durante questa settimana è il tema scritturistico scelto, intorno al quale si concentra sia la preghiera, sia la riflessione di tutti gli uomini di buona volontà. Quest’anno il tema è stato proposto dalle chiese cristiane del Minnesota (Usa), le quali hanno optato per il profeta Isaia. La loro scelta cade sul versetto diciassettesimo del primo capitolo del libro attribuito al profeta: «Imparate a fare il bene, cercate la giustizia, aiutate gli oppressi,
proteggete gli orfani e difendete le vedove».

Isaia, in veste della voce del Signore, pronunciava queste parole nella società che stava vivendo un processo di disintegrazione causato dall’allontanamento dalla rettitudine garantita dalla tradizione mosaica e dall’abbandono della fede dei padri. Israele si trovava in una situazione di totale sfaldamento etico e morale, il quale, partendo dal piano politico e religioso, investiva e coinvolgeva tutto il tessuto
sociale, rivelando contemporaneamente la sua fragilità e instabilità. Il profeta in queste circostanze era chiamato ad esprimere, con tutta l’autorità con la quale era stato rivestito, l’indignazione di Dio nei confronti del suo popolo. Evidenziava con estrema chiarezza e veridicità di giudizio il male che avvolgeva gli israeliti. E ponendo al centro la parola di Dio, senza cercare di mediare, rilevava la gravità del peccato,
sopratutto di idolatria, infedeltà e disobbedienza. Isaia, essendo anche un uomo del tempio, si rivolgeva al popolo che traeva le sue origini da Abramo con un linguaggio che univa fede e vita, culto e esistenza quotidiana.
Sottolineava che la vita dell’uomo assume il suo vero e giusto valore quando crea con la fede una inscindibile simbiosi. Questi argomenti presentati dal profeta saranno oggetto di una riflessione e preghiera che la nostra Diocesi insieme con la Chiesa Evangelica Battista di Grosseto farà lunedì 23 gennaio.

Ci troveremo nella Chiesa Battista alle 17.30 per condividere le nostre esperienze di fede e di lavoro pastorale, svolto in questo tempo di crescente instabilità economica, delle lotte per la libertà contro
ogni tipo di oppressione da parte dei diversi regimi, della guerra in Ucraina e di tutte le guerre dimenticate. Stare insieme nel nome di Gesù Cristo ci permetterà di unire le forze per promuovere le iniziative che aiuteranno a dare la voce a coloro che lottano per la giustizia e per la società solidale, dove la consapevolezza di solidarietà e fratellanza abbatterà ogni muro di divisione. Stare insieme ci permetterà di continuare a porre al centro delle attività delle diverse confessioni religiose i
deboli ed emarginati, gli abbandonati dalla società consumistica ed edonistica.
Infine, la preghiera comune farà rinascere nei nostri cuori il desiderio di amare il prossimo e di farci illuminare costantemente dalla parola di Dio, viva ed efficace, la quale naturalmente non perde mai nulla della sua attualità.

don Jarek Migus

Direttore ufficio diocesano per l’Ecumenismo

Per ulteriori approfondimenti: https://unedi.chiesacattolica.it/

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