60 anni della Madonna degli scout: Messa di ricordo sulla vetta Amiata

Bianca di marmo, sopra le rocce scure, tra le verdi frasche dei faggi. Coperta di neve ghiacciata in inverno, brillante di luce sotto i raggi del sole, quasi accecante. E’ la statua della Madonna degli Scout, sulla vetta dell’Amiata. La sostiene, svettante sul cielo, un intreccio di tubi in ferro. Per vederne il volto bisogna un po’ addentrarsi tra le rocce sottostanti. A un po’ di distanza, mettendosi con le spalle a ovest, si vede il suo sguardo diretto e benedicente verso la Maremma.

Negli anni ’50 del secolo scorso,  padre Ugolino Vagnuzzi del Convento di San Francesco fondò il Gruppo Scout Grosseto Uno. Tra loro parlavano con entusiasmo, come di una avventura, di una loro iniziativa coraggiosa: avevano portato la statua in cima all’Amiata. Varie tappe nei paesi e poi il tragitto più impegnativo su per i sentieri ripidi e  le rocce scoscese della cima della montagna.

Quest’anno ricorrono i 60 anni da quella impresa, che merita di essere celebrata. La cerimonia avvenne il 9 luglio 1961.
Trent’anni, per iniziativa del Masci, nacque la marcia di pellegrinaggio a piedi da Grosseto alla vetta, mentre più di recente sono stati raccolti fondi per provvedere al restauro del traliccio e alla rimessa in sesto dell’ultimo tratto sulle rocce.

Per questo, sabato 12 giugno, alle ore 16.30, il vescovo Rodolfo salirà sulla vetta dell’Amiata insieme agli scout dove celebrerà la Messa presso il monumento a san Giovanni Gualberto.

Prima e dopo a gruppi, gli scout saliranno sulla vetta per pregare ai piedi della Madonna degli Scout.

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