7-9 settembre, tre giornate di formazione diocesana

Il programma

Un tempo da dedicare alla vita spirituale e per abbeverarci alle sorgenti della Parola e del Magistero. E’ così che don Paolo Gentili, vicario generale della diocesi, sintetizza il valore e il senso delle tre giornate di formazione per clero e laici, che anche quest’anno segneranno l’inizio del nuovo anno pastorale.

Quest’anno i giorni prescelti sono mercoledi 7, giovedi 8 e venerdì 9 settembre. Il luogo è sempre la parrocchia Madre Teresa di Calcutta, nel quartiere Cittadella di Grosseto, col bel chiostro a gradoni che si presta davvero bene per accogliere le persone e soprattutto per farle sentire parte di un unico cammino insieme. Come negli anni passati, il valore di queste giornate è duplice. Da un lato, infatti, è l’occasione preziosa per approfondire temi che riguardano il cammino della comunità cristiana ancorato sempre alla vita e al tempo che stiamo vivendo. Dall’altro è uno spazio di fraternità, dove si sta insieme, ci si ascolta, ci si abbevera alle fonti della Parola e del Magistero, ma in un clima familiare, che permette davvero di assaporare il gusto della Chiesa come popolo in cammino.

Quest’anno le tre giornate avranno altrettante diverse sfaccettature. Non cambia il format: la mattina sarà riservata al clero, mentre il pomeriggio (18-20) sarà per tutti.

Il 7 settembre relatore sarà don Armando Matteo, teologo e sottosegretario della congregazione per la dottrina della fede. Con il clero, don Matteo si soffermerà sul tema “Il postmoderno spiegato ai cattolici e ai loro parroci”, mentre nell’appuntamento pomeridiano approfondirà il tema di come vivere nell’attuale contesto socio-culturale alla luce di Evangelii Gaudium, l’esortazione apostolica che è il vero manifesto del pontificato di Francesco. Teologo e docente della Pontificia Università Urbaniana, don Armando Matteo è nato a Catanzaro nel 1970. Ordinato sacerdote nel ’97 per l’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace, ha conseguito la laurea in Filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e il Dottorato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Dopo aver svolto diversi ministeri nella propria Arcidiocesi, dal 2005 al 2011 è stato assistente ecclesiastico nazionale della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (Fuci) e, nel 2012, consulente ecclesiastico nazionale dell’Associazione italiana maestri cattolici (Aimc). È professore straordinario di Teologia Fondamentale presso la Pontificia Università Urbaniana, Direttore della rivista Urbaniana University Journal ed autore di numerose pubblicazioni in ambito teologico.

L’8 settembre sarà, invece, dedicato all’approfondimento della recente lettera apostolica di papa Francesco “Desiderio desideravi”, dedicata alla formazione liturgica del popolo di Dio. Come ha scritto don Giuseppe Midili, direttore dell’Ufficio liturgico della diocesi di Roma e docente di Liturgia pastorale presso il Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo, al Sir la Lettera “chiarisce bene cosa significa nella Chiesa di oggi formazione liturgica: uno studio della liturgia, che – fuori del contesto esclusivamente accademico – guidi ogni fedele alla conoscenza dello sviluppo del celebrare cristiano, perché tutti siano capaci di comprendere i testi delle preghiere, i dinamismi rituali, la loro valenza antropologica. Tutto questo non si conquista una volta per sempre, ma occorre una formazione permanente, caratterizzata “dall’umiltà dei piccoli, atteggiamento che apre allo stupore”. Con questo approccio il documento papale sarà meditato la mattina dal clero per riflettere su come il sacerdote può aiutare la comunità a vivere la liturgia, mentre nel pomeriggio per riflettere su come la comunità può celebrare la vita e la fede, perchè non siano due realtà scisse fra loro.

Infine la terza giornata – il 9 settembre – sarà dedicata ad un tema che sta molto a cuore al vescovo Giovanni: quello della catechesi. Per questo, la mattina l’equipe dell’ufficio catechistico diocesano presenterà al clero la “mappa” dei cammini catechistici nelle parrocchie, frutto di un “viaggio” che lo stesso ufficio sta compiendo nelle singole comunità. Nel pomeriggio, invece, sarà presentato l’esito dell’indagine condotta, con l’ausilio degli insegnanti di religione, tra gli studenti delle scuole superiori di Grosseto per cogliere da loro che cosa pensano della fede e della Chiesa. Sarà lo spunto per approfondire insieme il bisogno della catechesi per tutte le fasce di età e per un rilancio delle sue modalità.

“Inutile dire – conclude don Paolo Gentili – che tutti devono sentirsi invitati a partecipare a queste giornate. Chi ricopre servizi nelle parrocchie, ma anche tutti i fedeli laici, perchè la Chiesa siamo tutti noi, al di là di ruoli, compiti, mandati. Invito tutti, dunque, a partecipare”.

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