Domenica 23 maggio Giornata di sensibilizzazione alla firma alla Chiesa cattolica

8xmille, il senso di una firma che costa nulla

“Non è solo una firma. È di più, molto di più”. È questo lo slogan scelto per la campagna di sensibilizzazione alla firma per l’8xmille alla Chiesa cattolica.

Questa domenica, solennità di Pentecoste, in tutte le Parrocchie della nostra Diocesi si tiene la Giornata per invitare a compiere questo gesto semplice, ma importante.

“Tutti – dice Franco Crovetti, incaricato diocesano del Sovvenire – siamo invitati a vivere una solidarietà affettiva ed effettiva per la costruzione e il sostegno della comunità ecclesiale e quindi far sì che non manchino le risorse per il culto e la pastorale, per la carità e per il sostentamento del
clero
“. Nei giorni scorsi l’incaricato diocesano ha incontrato gli incaricati parrocchiali (laddove nominati) per organizzare insieme la Giornata, facendo sì che nelle parrocchie possa esserci il materiale esplicativo.

“La firma – ricorda Crovetti – si appone nell’apposita casella presente nei vari modelli per la denuncia dei redditi. Per chi poi dovesse ricevere
soltanto il modello CU, gli incaricati parrocchiali si renderanno disponibili ad essere punto di raccolta, ovviamente nella più completa riservatezza. Le
schede compilate saranno consegnate in busta chiusa secondo le procedure vigenti”.

Ma che cos’è l’8xmille? Ogni anno lo Stato mette a disposizione di tutti i contribuenti una quota pari all’8xmille dell’intero gettito Irpef, da destinare a scopi sociali o umanitari oppure religiosi o caritativi. Per scegliere la destinazione basta una firma. Non costa un euro a chi la appone, ma
permette a chi ne è destinatario di beneficiare di una parte dell’8xmille
complessivo.

Quanto sia stata determinante la firma dell’8xmille alla Chiesa cattolica lo si è percepito ancora di più durante questo ultimo anno e mezzo. Lo scoppio della pandemia, coi riflessi che ha prodotto nell’economia reale, ha aumentato in modo esponenziale ed imprevisto il numero delle persone che si sono venute a trovare in stato di bisogno. Un nuovo “utente” di Caritas su quattro non aveva mai bussato prima per chiedere aiuto. Ed è grazie all’8xmille se la Chiesa italiana ha potuto far fronte a tanti bisogni emergenti. Solo nel 2020, attraverso il fondo straordinario creato dalla Cei stornando fondi 8xmille destinati alla nuova edilizia di culto, è stato possibile sostenere le Chiese diocesane nella loro opera di prossimità a tante situazioni di fragilità che il covid ha fatto emergere. La nostra Chiesa
diocesana, ad esempio, ha potuto stanziare 65mila euro lo scorso agosto e altri 200mila a dicembre per rispondere a circa 150 richieste di aiuto giunte attraverso i centri d’ascolto parrocchiali. Non meno importante l’8xmille anche per portare avanti tanti lavori di manutenzione straordinaria delle nostre chiese. Tutto questo ci fa davvero capire che quella firma non è mai «solo» una firma.

Nel corso del 2020 le somme dell’8xmille in Diocesi sono state così assegnate: 218.946,40 euro per esigenze di culto e pastorali (ripartiti in 5 sottovoci); 503.275,69 euro per interventi caritativi (la cifra totale è ripartita in sette sottovoci). Numeri importanti, che sono il frutto di tante singole
firme, ognuna delle quali è decisiva, soprattutto perché non è data mai per
scontata. Ecco perché è importante che come comunità cristiana tutta ci sentiamo corresponsabili della nostra Chiesa anche su questo versante, perchè le “pietre vive” hanno bisogno di luoghi, momenti, mani per essere
prossime.

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