Domenica 1 febbraio, in Cattedrale (ore 16.00), il vescovo Rodolfo presiederà la veglia di preghiera con i religiosi e le religiose presenti nella Chiesa di Grosseto. Durante la celebrazione ungerà le mani di ciascun consacrato con il nardo.

Apertura solenne dell’anno della vita consacrata

Mons. Cetoloni: “La diocesi di Grosseto deve molto al lavoro di tanti religiosi e di tante religiose che dedicano la loro vita alla nostra gente, alle nostre parrocchie e a tante attività”

“Un dono di Dio alla sua Chiesa, che sempre ha ravvivato lo spirito evangelico in tante forme: dalla carità alla catechesi, dalla contemplazione alla missione”. Così il vescovo Rodolfo esprime la gratitudine della comunità cristiana di Grosseto per la presenza di uomini e donne consacrati, nell’anno a loro dedicato. Il 30 novembre scorso, infatti, papa Francesco ha aperto in San Pietro questo particolare tempo di riflessione e preghiera a 50 anni dalla promulgazione del decreto conciliare “Perfectae caritatis” sul rinnovamento della vita religiosa.

Anche la diocesi di Grosseto, nella vigilia della Giornata della vita consacrata (che si celebra ogni anno il 2 febbraio) vuole stringersi attorno ai religiosi e alle religiose presenti e a servizio di questa Chiesa per dire loro grazie. “Questa diocesi – sottolinea il vescovo nella lettera inviata alla comunità ecclesiale di Grosseto – deve molto al lavoro di tanti religiosi e religiose che nel passato (con numeri più consistenti) come nel presente hanno dedicato e dedicano la loro vita e il loro servizio alla nostra gente, alle nostre parrocchie e a tante attività”.

Domenica 1 febbraio alle 16 in Cattedrale mons. Cetoloni guiderà la veglia di preghiera con tutte le comunità religiose della diocesi celebrando, così, l’apertura dell’anno della vita consacrata. Alla celebrazione il vescovo ha invitato anche i sacerdoti diocesani e i fedeli “per esprimere ai consacrati e alle consacrate la nostra gratitudine, la nostra stima e la preghiera perché vivano sempre più intensamente la loro consacrazione”. La veglia sarà impreziosita da alcuni gesti: la processione d’ingresso, coi consacrati che porteranno lampade accese; poi il dono dell’incenso, da parte di alcune religiose, prima della lettura del Vangelo; quindi il Vescovo donerà a ciascun religioso e a ciascuna religiosa la Lettera ai consacrati scritta da Papa Francesco e ungerà le loro mani con il nardo.

Attualmente nella diocesi di Grosseto sono presenti sette comunità religiose maschili e sei comunità femminili. Nel capoluogo sono quattro le parrocchie affidate a Ordini o congregazioni: San Francesco (Frati Minori), Sacro Cuore (Vincenziani), Santa Lucia (Frati Minori Cappuccini), Crocifisso (Dottrinari). Religiosi sono presenti anche nelle parrocchie di Marina di Grosseto (Carmelitani scalzi, della provincia religiosa del Kerala), a Castiglione della Pescaia e Punta Ala (Fraternità sacerdotale di San Carlo Borromeo), mentre anche la cappellania ospedaliera è affidata a due religiosi (Cappuccini). Infine tre sacerdoti della comunità monastica di Siloe offrono il loro servizio pastorale nelle parrocchie di Casal di Pari, Poggi del Sasso e Sasso d’Ombrone. Ci sono, poi, consacrati che svolgono attività di insegnamento, senza dimenticare il servizio di direzione spirituale, colloqui, Confessioni.

Sul versante femminile, religiose assicurano il loro prezioso servizio in scuole d’infanzia ed elementari (Piccole ancelle del Sacro Cuore, Suore di Sant’Anna a Grosseto e Caldana), nell’accoglienza di minori e di madri (Suore francescane di Santa Elisabetta), tra gli anziani (Vincenziane), nelle parrocchie e in seminario (suore di San Tommaso e suore Carmelitane Teresiane). Una presenza variegata, che manifesta la ricchezza di carismi diversi.

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