I prodotti saranno utilizzati per l'Emporio della Solidarietà, che attualmente sostiene 120 famiglie indigenti

Da Banca Etruria 3 tonnellate di generi alimentari per la Caritas

Banca Etruria  ha donato alla Caritas diocesana di Grosseto oltre 3 tonnellate di generi alimentari per un valore economico di 4mile euro. I generi alimentari verranno utilizzati da Caritas per implementare i servizi di aiuto a persone indigenti, in modo particolare per l’Emporio della Solidarietà.

Si tratta, in particolare di 42 chili di tonno, 486 di pomodori pelati, 170 di fagioli cannellini, 180 di ceci, un quintale e mezzo di pasta, 85 chili di olio, 75 di farinacei, 54 di pecorino, 500 di latte e 81 di budini.

Questa mattina, nel palazzo vescovile, la conferenza stampa per illustrare i dettagli dell’iniziativa, con il vescovo di Grosseto Rodolfo Cetoloni, il coordinatore della zona tirrenica di Banca Etruria, David Conti e con don Enzo Capitani, direttore della Caritas diocesana.

“Sono ormai molti anni – ha sottolineato David Conti che Banca Etruria lancia, con il coinvolgimento del proprio personale, un’iniziativa solidale di raccolta fondi. Nel tempo abbiamo sostenuto diverse organizzazioni benefiche non solo italiane; negli ultimi anni abbiamo concentrato i nostri sforzi a servizio delle collettività locali, perché la crisi continua a mettere a dura prova i territori dove viviamo, fino a coinvolgere anche il nostro vicino di casa. Per questo – ha proseguito il coordinatore della zona tirrenica di Banca Etruria – abbiamo voluto anche quest’anno essere vicini alla Caritas, per il ruolo chiave che riveste nel far fronte e contenere le difficoltà di tante famiglie in crisi economica, che purtroppo diventano sempre più numerose. Il nostro primo desiderio, con questa donazione, è contribuire ad imbandire la tavola dei meno fortunati, ma anche di innescare un circolo virtuoso a sostegno dell’economia reale, col coinvolgimento di aziende produttrici scelte, appunto, nei territori serviti dalla Banca”.

L’iniziativa ha una particolarità: la donazione di 4mila euro in generi alimentari a favore della Caritas diocesana è stata alimentata dai dipendenti della Banca, che hanno devoluto a favore dell’iniziativa ore lavorative, e da ex dipendenti ora in pensione, tramite la devoluzione delle somme originariamente destinate alle strenne natalizie per i pensionati stessi, con un contributo aggiuntivo diretto della Banca. L’iniziativa ha riguardato, oltre che quella di Grosseto, anche altre Caritas dei territori servizi da Banca Etruria.

“Da parte della diocesi un grazie sentito e sincero a Banca Etruria per questo gesto, che risponde all’impegno che ogni giorno la Caritas mette in campo per far fronte a bisogni sempre crescenti – ha detto il vescovo Rodolfo Questa donazione, oltre al valore economico, ha anche un significato profondamente educativo, perché dice della volontà di molti sul territorio a tenere alta l’attenzione sulle vecchie e nuove povertà, per non voltare la faccia dall’altra parte”.

I generi alimentari donati saranno destinati, come detto, all’Emporio della solidarietà “dove – spiega don Enzo Capitaniin questo momento consentiamo a 120 nuclei familiari in gravi difficoltà economiche di poter fare la spesa in modo gratuito. L’Emporio si trova in via Pisa e riveste un’importanza centrale nel servizio che la Caritas porta avanti giornalmente: è, infatti, un luogo educante, attraverso il quale intendiamo riaffermare il diritto alla scelta che è anche dei poveri. L’Emporio – ribadisce don Enzo – non è un servizio assistenziale, ma il tentativo di ribaltare la logica con cui spesso aiutiamo chi è in stato di bisogno: siamo noi a scegliere per loro ciò di cui necessitano o di cui hanno desiderio di mangiare, mentre all’Emporio sono le famiglie che riempiono il loro carrello della spesa scegliendo autonomamente.  La fame, infatti, non deve ledere il principio della scelta”.

L’Emporio funziona come un piccolo market aperto due volte a settimana: il lunedì dalle 9.30 alle 12.30 e il venerdì dalle 15 alle 18. Attualmente sono 120 le famiglie inserite nel progetto, sulla base di colloqui di valutazione. L’Emporio della Caritas si avvale di una decina di volontari e dell’apporto dei ragazzi del servizio civile.

 

condividi su