Nella Domenica delle Palme, accanto alla celebrazioni liturgiche, sono stati proposti due momenti di preghiera drammatizzata grazie alle parrocchie di Roselle e di san Francesco.
La prima nel pomeriggio alle 18 ha proposto “Con la stessa passione di Cristo”, Via crucis drammatizzata, che quest’anno per la prima volta si è svolta interamente nel suggestivo scenario della ex cava estrattiva. Un’ambientazione che senza dubbio ha favorito l’immedesimarsi nell’evento senza tempo della passione e morte di Cristo e che per due ore ha come permesso di isolarsi dai rumori e dagli umori del tran-tran quotidiano. In poche centinaia di metri, tra sassi e ghiaia la comunità di Roselle ha ricostruito i luoghi, gli ambienti, le scene che scandirono le ore – terribili e sante – che dall’ultima cena nel cenacolo, condussero Gesù sul Golgota. E la Via Crucis offerta dalla parrocchia di Roselle non è stata una semplice rievocazione di un fatto storicamente inquadrabile in uno specifico momento del tempo. E’ stato, semmai, un continuo rimando con le eterne domande dell’uomo: perché il male? Perché il tradimento? Perché l’ingiustizia? Perché il perdono donato? Perché la folla preferisce il malfattore? Perché?
Alle 21, all’interno del centro storico di Grosseto, la parrocchia di San Francesco ha proposto la sacra rappresentazione della Passione, così come narrata dall’evangelista Luca. Il percorso è iniziato in chiesa, dove è stata rappresentata la scena dell’Ultima cena, poi nel chiostro del convento l’orto degli ulivi, quindi nella piazza dinanzi alla chiesa il processo e la flagellazione. Poi lungo le strade circostanti la via dolorosa fino al parco della Rimembranza dove ha avuto luogo il momento della crocifissione. Nella chiostra della Pro loco il momento conclusivo con Gesù che viene deposto nel sepolcro.