Nel 25esimo dell'arrivo dei monaci, un momento atteso. Alle 18 la Messa con la Professione di un monaco, poi la cerimonia

Domenica 11 luglio posa della prima pietra della chiesa al monastero di Siloe

Sarà una tripla festa, quella che attende la comunità monastica di Siloe, a Poggi del Sasso, domenica 11 luglio. Oltre che la memoria liturgica di san Benedetto, fondatore del monachesimo occidentale, la comunità accoglierà la Professione religiosa di un nuovo confratello, Alberto Antonio Consiglio, 41 anni. Non solo: al termine della Messa solenne presieduta dal vescovo Rodolfo, amministratore apostolico di Grosseto, avrà luogo anche la cerimonia della benedizione e posa della prima pietra della erigenda chiesa del monastero, sussidiaria della chiesa parrocchia di Santa Margherita a Poggi del Sasso.

La posa della prima pietra avrà luogo al termine della Messa festiva, che sarà celebrata presso il monastero alle ore 18.

“E’ un desiderio coltivato da anni – dice con gioia il priore della comunità, padre Mario Parentee che finalmente, con la posa della prima pietra, segna un momento di svolta, decisivo per la vita del monastero. Di questo ringraziamo il buon Dio e coloro di cui si è servito: dal vescovo Rodolfo agli uffici della Curia diocesana, alla Cei, alla Fondazione Bertarelli, all’ufficio liturgico diocesano, all’architetto Milesi che ne ha curato la progettazione”.

La futura chiesa sarà intitolata a Dio Padre creatore.

“Anche questo è un segno che come Chiesa diocesana e comunità monastica abbiamo desiderato dare. Quando, con il vescovo Rodolfo, ci siamo confrontati sulla intitolazione, ci siamo detti che questi anni ci stanno mettendo ulteriormente davanti il compito di dare gloria a Dio ritrovando un dialogo nuovo con tutte le creature, come papa Francesco ci impegna a fare con l’enciclica Laudato si’. Per questo abbiamo pensato che intitolare la chiesa del monastero a Dio padre creatore può aiutarci tutti a ritrovare questa comune figliolanza e quindi la radice di una nuova fraternità”, dice sempre padre Mario.

Il percorso per la costruzione di una chiesa presso il monastero di Siloe è iniziato alcuni anni fa. Nel 2018, poi, in occasione della Settimana della Bellezza, venne presentato il progetto firmato dall’architetto Edoardo Milesi, ideatore anche del complesso monastico.

La presentazione avvenne in due occasioni. Una prima volta in un incontro rivolto agli architetti iscritti all’Ordine e a studenti degli ultimi anni dell’Istituto tecnico per geometri e del liceo artistico di Grosseto. Una seconda volta in cattedrale.

“Non pochi anni fa – commenta il vescovo Rodolfo – i monaci arrivarono a Grosseto e il vescovo Babini li accolse come parte di questa Chiesa, con una identità specifica. Prima tappa è stata la costruzione di una parte del monastero, dove la comunità può svolgere la sua vita; ora si guarda avanti e si pensa alla chiesa. Il fatto che la presentazione di questo progetto sia avvenuta in cattedrale è molto bello: è la chiesa-madre che genera la chiesa del monastero”.

L’architetto Edoardo Milesi, ripercorrendo le fasi della progettazione e della realizzazione del blocco già esistente del monastero, sulla collina di Poggi del Sasso, sottolinea come l’intero progetto architettonico per la comunità di Siloe si ispiri alle suggestioni dell’architettura cistercense. “Le sue forme furono imitazioni di archetipi che richiamano al principio dell’universo”. Sulla scorta di questa ispirazione, oggi sulla collina di Siloe vediamo un complesso monastico perfettamente e armoniosamente inserito nel contesto naturale. Chi arriva al monastero resta abbacinato dalla bellezza di un luogo in cui il tempo sembra come essersi fermato, perché passato e presente convivono in modo spontaneo. Nulla è fuori luogo: ogni oggetto, ogni pietra raccontano di una vita che si svolge secondo i ritmi della dimensione monastica, aperta sull’oggi.

Il progetto della futura chiesa si pone in perfetta continuità con quanto già realizzato.

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