Il vescovo Rodolfo indosserà la casula usata nel 1989 da san Giovanni Paolo II pellegrino a Grosseto e che egli donò, al termine della Messa, alla parrocchia della Santa Famiglia

Domenica 13 novembre la chiusura della Porta Santa: ecco come sarà il rito

Domenica 13 novembre il vescovo Rodolfo presiederà la Messa di ringraziamento e chiuderà la Porta Santa, gesto che segna la conclusione di questo Anno Santo straordinario.

  • il rito

La celebrazione avrà inizio alle 17 direttamente in Cattedrale, dove il vescovo Rodolfo presiederà la solenne concelebrazione eucaristica di ringraziamento, assieme ai sacerdoti, ai diaconi e a tutto il popolo di Dio.

Per tale ragione egli ha disposto che siano sospese le Messe pomeridiane in tutte le chiese della diocesi, affinché l’attenzione e la presenza di tutti convergano verso la Cattedrale.

“Al termine della Messa – spiegano dall’ufficio liturgico diocesano – saremo tutti invitati ad uscire dal Duomo. L’ultimo ad uscire sarà il Vescovo, che chiuderà ufficialmente la Porta Santa”.

Proprio per dare il senso di uno “stacco” rispetto all’abitudine fatta in questo anno di vedere sempre spalancata, durante il giorno, la Porta Santa, il portale di destra della Cattedrale resterà chiuso per una settimana.

  • la straordinaria novità delle Porte Sante in diocesi

Sono stati centinaia e centinaia i fedeli (difficile fare un conto), venuti singolarmente o in gruppi a celebrare il Giubileo in Duomo, cogliendo la grande novità introdotta da Papa Francesco per l’Anno della Misericordia: il fatto di avere la Porta Santa in ogni diocesi, consentendo a chiunque ed in qualsiasi momento di poterla “passare”, compiendo i riti richiesti e che l’ufficio liturgico diocesano ha ben descritto nel sussidio di preghiera realizzato in diecimila copie e collocato ai due lati della Porta (oltre che consegnato nelle parrocchie), proprio per dare modo a chiunque lo desiderasse, di vivere il pellegrinaggio alla Porta della Misericordia come un momento di preghiera e di conversione per ottenere l’indulgenza. Tutto ha, sicuramente, contribuito a facilitare la preghiera. A partire dalla visibilità che la Porta Santa ha avuto in questi mesi, grazie, in particolare, alle due piante che ornano i lati del portale, ma soprattutto al grande manifesto collocato sopra di esso, nel quale è stato riprodotto il dipinto di Rembrandt “Il Padre misericordioso”, nel quale si vede l’anziano uomo piegato sul giovane figlio, lacero e sporco, senza calzari e senza più dignità, che egli riveste di bellezza abbracciandolo.

Nel corso di questo Anno giubilare il vescovo Rodolfo ha aperto, per periodi più brevi, altre due Porte Sante: la domenica delle Palme la Porta della cappella dell’ospedale Misericordia; ad aprile la Porta della pieve di san Martino a Batignano, dove è custodito il corpo del venerabile p. Giovanni Nicolucci da san Guglielmo, scelto dalla diocesi come “testimone della misericordia”.

  • chi animerà la liturgia

Domenica 13 novembre animeranno la Messa il coro della Cattedrale, assieme alla corale Gaudete e alla corale Puccini, diretti da Luca Bernazzani, responsabile del settore musica sacra dell’ufficio liturgico diocesano. All’organo il maestro Francesco Iannitti Piromallo, mentre la musica sarà arricchita da archi e fiati, che conferiranno ulteriore solennità al momento.

  • Il Vescovo indosserà la casula usata nel 1989 da Giovanni Paolo II a Grosseto

Per l’occasione il vescovo Rodolfo indosserà la casula che indossò san Giovanni Paolo II per la Messa da lui celebrata allo stadio comunale in occasione della sua storica visita alla Diocesi di Grosseto, il 21 maggio 1989 e che egli volle donare alla parrocchia della Santa Famiglia, che la custodisce da 27 anni. Il Vescovo utilizzerà anche il calice che il Pontefice regalò, sempre in quella circostanza, alla Diocesi, mentre l’altare sarà impreziosito dal paliotto e dai candelieri usati nel 1989 per la Messa allo stadio

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