Una forma di aiuto per sostenere il lavoro pastorale, di evangelizzazione e di carità dei sacerdoti italiani

Domenica 20 novembre la Giornata di sensibilizzazione al sostegno del clero

Comunione, corresponsabilità, partecipazione dei fedeli, perequazione, solidarietà, trasparenza e libertà: sono alcuni dei pilastri su cui si fonda il sostegno economico alla Chiesa scaturito dalla revisione concordataria del 1984. Sono valori che rendono più ricca spiritualmente l’intera comunità. Insieme, laici e sacerdoti, sono chiamati a testimoniare con la loro vita questi valori e ad amministrare i beni spirituali e materiali che la Chiesa possiede. E sono anche chiamati, corresponsabilmente, al reperimento delle risorse necessarie al sostegno della vita e della missione della Chiesa.

Domenica 20 novembre, solennità di Cristo Re, in tutta la Chiesa italiana si celebra la Giornata di sensibilizzazione per il sostentamento del clero.

Dopo la revisione del Concordato, nel 1984, sono due le modalità attraverso le quali sostenere i nostri sacerdoti e le opere di carità della Chiesa:

-l’8xmille, in sede di dichiarazione annuale dei redditi.

-attraverso offerte liberali, che ciascuno può effettuare in favore dei sacerdoti. Le offerte versate convogliano verso un unico luogo: l’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero, a Roma, che a sua volta provvedere a ripartile, in forma di remunerazione mensile, ai 36.000 sacerdoti diocesani: 33.000 preti in attività nelle 25.600 parrocchie italiane; circa 3.000 preti anziani o malati, venendo loro in aiuto dopo una vita dedicata al servizio; circa 500 preti fidei donum, cioé sacerdoti diocesani in missione nei Paesi del Terzo mondo.
Esiste tuttora una forma di sostentamento del prete locale, ma non è sufficiente a far fronte al sostentamento di tutti i sacerdoti. Si tratta della quota capitaria: ogni sacerdote può trattenere per sé dalla cassa parrocchiale 0,0723 euro (140 vecchie lire) al mese per abitante. Metà delle circa 25.600 parrocchie italiane sono molto popolate, e ai sacerdoti non manca il necessario. Ma l’altra metà conta in media 1.000 abitanti, e i pastori ricevono 72,30 euro mensili, o anche meno. Per questo vengono in aiuto le offerte per i sacerdoti da tutti gli altri fedeli italiani. Così si fa perequazione, cioè parità di mezzi e trattamento.

Ecco perché è importante la giornata di sensibilizzazione al sostegno economico ai propri sacerdoti.

Per saperne di più: www.sovvenire.it

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