Nelle parrocchie si pregherà per i seminaristi e per le vocazioni. Le offerte raccolte andranno per la comunità di via Ferrucci

Domenica 7 marzo la Giornata diocesana del Seminario

La terza domenica di quaresima, in Diocesi, ormai da decenni è dedicata alla preghiera e al sostegno al Seminario. Un’occasione per ricordarsi delle vocazioni e dei giovani che stanno verificando il loro sì.

Attualmente sono sei: 4 seminaristi – Simone Castellucci, 27 anni,
5°anno di seminario e 4° di studi; Ciro Buonocunto, 23 anni, 3° di studi e 4° di seminario; Zeno Bonato, 23 anni 1° di studi e di seminario (oltre l’anno propedeutico); Andrea Bussi, 22 anni, 1° di studi e di seminario (oltre l’anno propedeutico) – e 2 – Nicola e Marco – che stanno vivendo l’anno ropedeutico in attesa di scegliere se entrare effettivamente.

Vivono come un piccolo cenacolo insieme al rettore e a don Giovanni Tumiatti, 90 anni, sperimentando la vita comune, studiando, facendo esperienza nelle parrocchie.

“Mi fa tremare il pensiero che tra le mura di via Ferrucci sei giovani stanno camminando e verificando la chiamata la sacerdozio – dice il rettore, don Gian Paolo Marchetti – Mi fa tremare perché ogni volto ha una storia ed io sono chiamato a andarci con loro dentro, per discernere ciò che è bene e qual è la volontà di Dio. Mi scopro padre e cerco di accompagnare, di essere al loro fianco senza sostituirmi nelle loro scelte. La vita nel seminario di via Ferrucci – continua don Gian Paolo – pulsa ogni giorno e diventa più grande nel finesettimana, quando rientrano i seminaristi da Firenze. Per meglio
spiegare: da martedì a venerdì abitano in seminario i due giovani del propedeutico: Marco e Nicola; poi, il venerdì pomeriggio arrivano
Simone, Ciro Andrea e Zeno da Firenze e la comunità si ricompone. Storie diverse, accumunate da quella chiamata, che in modi e tempi diversi, hanno avvertito nel loro cuore e che stanno verificando. Tante storie che queste mura potrebbero raccontare, ma che sono impresse nei volti e nei gesti di chi ha vissuto e tutt’ora sta vivendo il cammino del Seminario. La verifica passa dalle fatiche del vivere insieme, dal condividere spazi e tempi comuni, dal prendersi cura degli altri svolgendo servizi all’interno della comunità, ma anche dallo studio e dall’essere in parrocchia per guardare, sperimentare e condividere la vita dei parroci e delle comunità parrocchiali. Tutto questo avviene come in famiglia: si impara a gioire e a stare con i più deboli, a calibrare il nostro passo con quello dei fratelli, a farsi coraggio a vicenda, a parlare il sabato sera, davanti al caminetto acceso, di come abbiamo passato la settimana, di quello che accade nelle parrocchie dove sono assegnati, oppure ascoltare la testimonianza di un sacerdote della Diocesi, che è venuto a pregare con noi e raccontarci qualcosa della sua vita. Tutto questo è prezioso e arricchisce, fa vedere ai seminaristi un prete oppure un altro, mette in moto curiosità, che diventano punti per verificare la propria chiamata”.

In questa domenica nelle parrocchie si pregherà per i seminaristi e per le vocazioni. Tutte le offerte raccolte alle Messe saranno devolute, come segno di premura e di accompagnamento, al Seminario stesso.

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