La festa solenne della Madonna delle Grazie, domenica 7 maggio, è stata l’occasione, per il Vescovo, per ufficializzare alcune decisioni che riguardano specificamente la cattedrale e la sua conduzione.
In primo luogo ha annunciato che, finita la fase di transizione per il Capitolo, iniziata a settembre scorso quando – a fronte delle rinunce ai rispettivi incarichi da parte di don Franco Cencioni e di don Piero Caretti – aveva nominato il canonico Gian Paolo Marchetti proposto e parroco della cattedrale ad nutum episcopi donec aliter provideatur (secondo la formula canonica che indica, in sostanza, una scelta temporanea finchè non sia disposto diversamente), il nuovo Proposto della Cattedrale di San Lorenzo è don Ivano Rossi. Il sacerdote, finora parroco di Montorsario, amministratore parrocchiale di Campagnatico, cappellano al cimitero della Misericordia e segretario particolare del Vescovo, è canonico dal 1 dicembre 2003. Originario di Vetulonia, dove è nato nel 1965, è presbitero da 31 anni. Il Vescovo ha ringraziato don Marchetti per il servizio portato avanti con grande zelo in questi mesi in favore della Cattedrale e del Capitolo. Quest’ultimo continuerà naturalmente ad essere canonico e continuerà anche a guidare la parrocchia del Cottolengo e il suo servizio di rettore del Seminario.
L’altro annuncio dato prima di impartire la benedizione solenne è stata la decisione di integrare il numero dei canonici per riportarli alla soglia prevista di 12, con la nomina di tre nuovi. La scelta è caduta su don Ermille Berselli, don Fabio Bertelli e don Marco Gentile.
Don Berselli è nato a San Bassano (Cremona) il 14 aprile 1959 ed è stato ordinato presbitero a Verona il 17 maggio 1986. Da moltissimi anni in Diocesi, è stato cappellano del carcere, parroco a Roccastrada e attualmente lo è a Ribolla e Tatti. È anche vicario della zona Collinare-Costiera, membro del consiglio del Fondo diocesano di solidarietà, del consiglio presbiterale e del Collegio dei consultori.
Don Bertelli, grossetano, ha 59 anni ed è prete da 25 (festeggerà il 21 novembre). Parroco della Parrocchia di San Giuseppe in Grosseto, difensore del vincolo e promotore di giustizia presso il Tribunale ecclesiastico di prima istanza, docente di Teologia dogmatica presso l’Istituto dell’Abbazia benedettina di Monte Oliveto Maggiore e docente incaricato di Teologia dogmatica presso l’Istituto superiore di Scienze religiose di Firenze, polo formativo di Siena, è collaboratore Esorcisti della Toscana ed ausiliare in Diocesi e coordinatore della scuola diocesana di formazione teologica.
Infine don Gentile sarà il canonico più giovane. 34 anni, originario di Castiglione della Pescaia (anche se è nato Como dove il padre lavorava), è presbitero dal 2014. È il cerimoniere vescovile e direttore dell’ufficio liturgico diocesano, parroco della comunità Maria SS. Addolorata, segretario del consiglio presbiterale, membro della commissione diocesana per l’arte sacra e i beni culturali, del cda della Fondazione Chelli, dell’Istituto diocesano sostentamento clero e dell’Ente Seminario.
Non è stato ancora comunicato quando avverrà la cerimonia di investitura. In questo modo, però, il Capitolo tornerà ad avere dodici canonici, dopo la morte di don Enzo Mantiloni e il ritiro a Firenze di don Giovanni Tumiatti.
- Un po’ di storia
Il Capitolo della Cattedrale di Grosseto, composto originariamente di otto Canonici e della unica dignità propositurale, a detta di una memoria di un Anonimo che si conserva nell’Archivio della Curia Vescovile di Grosseto, sarebbe stato istituito sotto il Pontificato di Sisto IV (9-8-1471 – 12-8-1484). ». Probabilmente l’Anonimo si rifà alla Bolla di Sisto IV del 2 maggio 1479, che dettava norme per regolare il possesso dei beni del Capitolo più che trattare della istituzione del medesimo. E’ da supporre infatti che già al momento in cui fu trasferita la sede vescovile da Roselle a Grosseto nel 1138, il Capitolo esistesse e che anzi la sua erezione sia avvenuta nell’atto stesso del trasferimento. Anche se infatti manca un documento che attesti la data e le circostanze della istituzione canonica del Capitolo, tuttavia una Bolla del pontefice Celestino II, indirizzata al vescovo di Grosseto Rolando e al Priorio (Proposto) e Canonici della Cattedrale di Grosseto, fornisce la certezza dell’esistenza del Capitolo già nell’anno 1143.