Sabato 17 ottobre alle 16.30 in cattedrale lectio magistralis del fondatore della comunità monastica di Bose

“E Dio vide che era bello”: Enzo Bianchi apre la Settimana della Bellezza 2019

Dopo i cardinali Comastri, Scola, Tagle, sarà un monaco, Enzo Bianchi, apprezzato e conosciuto nel mondo, ad aprire – con le sue riflessioni sempre molto penetranti e corpose – la quarta edizione della “Settimana della Bellezza”, evento di fede e cultura promosso dalla diocesi di Grosseto con la Fondazione Crocevia, la coorganizzazione del Comune di Grosseto e la collaborazione di Avvenire, Luoghi dell’Infinito e Polo universitario grossetano.

La “Settimana” 2019 avrà inizio sabato 19 per concludersi domenica 27 ottobre.

“La forza della parola”, il tema scelto per la quarta edizione.

“La Settimana della Bellezza – spiega don Roberto Nelli, direttore dell’ufficio diocesano per la pastorale culturale, motore dell’iniziativa – è nata col desiderio di creare percorsi aperti a tutti, credenti e non, che aiutino a godere della bellezza nelle sue varie accezioni, perché crediamo che esse sfociano tutte nella bellezza assoluta, che è Dio, al quale si arriva attraverso la bellezza della natura, la bellezza dei rapporti, delle relazioni, delle amicizie vissute nel quotidiano della nostra esistenza e nelle quali. La parola in tutto questo gioca un ruolo decisivo, fa relazione, aiuta a conoscersi, a fare amicizia, a superare le incomprensioni e i pregiudizi. La forza della parola può veramente cambiare il mondo!”.

“E Dio vide che era bello”: saranno le parole della Genesi a fare da fulcro alla lectio magistralis che fratel Enzo Bianchi offrirà sabato 19 ottobre, a partire dalle 16.30 nella cattedrale di Grosseto.

Al termine della lectio di Enzo Bianchi, la Messa in diretta dalla cattedrale di san Lorenzo su Tv9 (ore 18). Seguirà, infine, alle 19.30, in piazza Baccarini, la cerimonia di inaugurazione delle mostre allestite al Polo culturale le Clarisse e al museo diocesano.

Enzo Bianchi è il fondatore della comunità monastica di Bose.

Nato nel Monferrato nel ’43, alla fine del 1965 si reca a Bose, frazione abbandonata del Comune di Magnano, con l’intenzione di dare inizio a una comunità monastica. Raggiunto nel 1968 dai primi fratelli e sorelle, ha scritto la regola della comunità oggi presente anche a Gerusalemme, Ostuni, Assisi, Cellole-San Gimignano e Civitella San Paolo. Nel 1983 ha fondato la casa editrice Qiqajon, che pubblica testi di spiritualità biblica, patristica, liturgia e monastica. E’ autore di numerosi libri di spiritualità, tradotti nel mondo e collabora con quotidiani e riviste. Papa Francesco, nel 2014, lo ha nominato consultore del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani.

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