Record di adesioni: quasi 1600 gli elaborati artistici valutati dalla giuria. I vincitori e i menzionati esposti in una mostra nel Seminario vescovile fino al 9 gennaio 2016

Ecco i vincitori dell’undicesima edizione del concorso “I segni del Natale” promosso dalla Fondazione Chelli

Grande partecipazione, venerdì pomeriggio nella sala San Paolo del Seminario vescovile di Grosseto, per la festa delle premiazioni del concorso “I segni del Natale”, promosso dalla Fondazione Chelli tra le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado della provincia di Grosseto.

 L’undicesima edizione dell’iniziativa ha superato ogni record: gli elaborati artistici giunti alla Fondazione Chelli hanno, infatti, sfiorato quota 1600 e la giura, presieduta dall’insegnante di religione Sabina Diamanti, ha faticato non poco per individuare i migliori lavori. Il criterio utilizzato è stato quello di premiare gli elaborati più aderenti al messaggio del tema di quest’anno, ripreso dal Vangelo di Luca: “Maria lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo”.

“Un tema impegnativo e duro, che ci mette davanti al Natale lontani dal clima ‘zuccheroso’ che spesso lo connota”, ha detto la preside della scuola media Madonna delle Grazie, Paola Biondo, che cura l’organizzazione del concorso.

Il vescovo Rodolfo, che ha premiato gli studenti vincitori e i 70 lavori considerati degni di particolare menzione, ha ringraziato la Fondazione Chelli “per il coraggio nel proporre un tema utile, che ci fa bene e ci aiuta a porre lo sguardo sul tema dell’accoglienza” ed ha spiegato come la traduzione più precisa del testo del Vangelo di Luca non parla di “albergo”, ma che “non c’era posto per loro nella stanza principale”. Le case della Palestina erano, infatti, ricavate in grotte e a Maria e Giuseppe fu offerta, non la stanza principale, dove sicuramente alloggiava la famiglia ospitante, ma la mangiatoia, nell’intimità della quale ella dette alla luce Gesù. “Questa traduzione – ha ammonito il Vescovo – ci provoca a non delegare ad altri l’accoglienza di ogni persona; ognuno è chiamato a dare lo spazio che ha per far posto all’altro. Maria ha potuto partorire perché qualcuno almeno un angolo della propria casa glielo ha messo a disposizione”.

Ai premiati materiale per sostenere la loro creatività artistica.

La mostra espositiva dei lavori premiati e menzionati, allestita al primo e al secondo piano del Seminario (via Ferrucci 11) resterà aperta fino al 9 gennaio 2016.

 

 

 

 

 

 

Sono stati assegnati premi al primo, secondo e terzo classificato di ogni ordine di scuola (infanzia, primaria, secondaria di primo grado).

 

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