Da #Pasqualle20 al format web "Ma che storia è?" le nuove iniziative della pastorale giovanile

I giovani non si arrendono e rilanciano con nuove proposte

I giovani non si arrendono. Anzi, non si sono mai arresi.

Il covid-19 li ha costretti a casa, ha impedito loro di poter continuare la loro vita di studenti e di universitari, i loro impegni e incontri, ma non ha fiaccato nè l’entusiasmo, nè le idee. Ne è stata prova l’assemblea straordinaria (in tutti i sensi, anche nelle modalità) effettuata pochi giorni fa dalla pastorale giovanile. Utilizzando una piattaforma on line si sono incontrati, insieme a don Stefano Papini (responsabile diocesano di pastorale giovanile) e a don Paolo Gentili (vicario generale) i rappresentanti di gruppi parrocchiali, movimenti, associazioni per un tempo di confronto sul cammino che, coraggiosamente, le realtà ecclesiali giovani hanno continuato – con le modalità possibili – a effettuare anche nei due lunghissimi mesi di lockdown e per provare insieme a immaginare cosa potrà esserci nelle prossime settimane, non meno complicate del periodo che ci siamo lasciati dietro le spalle.

Sì, perchè ad oggi c’è grande incertezza su quali attività potranno essere riprese, come e a quali condizioni. Come si dice, però, non tutto il male vien per nuocere. L’esperienza della «quarantena» ha permesso alle realtà giovanili di guardarsi dentro, intuire meglio i punti di forza, inquadrare con realismo le criticità anche per superare la logica del «si è sempre fatto così». In questi mesi sono nate iniziative diocesane e altre ne stanno maturando per l’immediato futuro. 

Arriva #Pasqualle20

A partire da #Pasqualle20, prosecuzione – con alcune variazioni – dell’esperienza, molto apprezzata, di #Quaresima22, che durante il periodo quaresimale ha dato modo ai giovani di avere ogni sera il commento al Vangelo del giorno seguente. Dal 9 maggio, con cadenza settimanale, l’iniziativa riprende e sarà incentrata sul Vangelo della domenica, così da offrire la possibilità di un incontro più intimo con la Parola, che verrà «spezzata» ai giovani da altri giovani che l’avranno accolta e meditata.

Ma che storia è?

Dalla Parrocchia di Santa Lucia è nato, poi, il progetto «Ma che storia è? Formazione-gioco-creatività-condivisione».

«Si tratta di un format pensato per mettere in comunione virtuale i giovani della Diocesi in un’attività divertente e formativa al tempo stesso -, spiegano dalla Parrocchia – Abbiamo pensato di dare il via a questo “esperimento” mettendo a disposizione la location, le nostre competenze digitali e il nostro materiale tecnico». Il progetto consiste nella realizzazione di un programma da mandare in onda sul web, proponendo un’attività interparrocchiale rivolta ai giovani. Lo «start» è previsto per il fine settimana del 24 maggio, una volta a settimana fino al 20 giugno. In ogni puntata l’idea è offrire un tempo di formazione e uno spazio dedicato alla visione del lavoro dei vari gruppi. Ogni puntata, poi, sarà condotta da due ragazzi, con don Stefano Papini in qualità di «esperto» e un ospite che, di volta in volta, offrirà una catechesi sul tema scelto. Sulla tematica della settimana ogni gruppo iscritto alla challenge sarà chiamato a confrontarsi e a realizzare un lavoro «a distanza». In questi giorni si sta completando la raccolta delle adesioni per poi perfezionare il progetto e partire.

Canti su youtube

Nel frattempo è nata anche un’altra proposta: creare un hashtag (#) condiviso, col quale ogni realtà giovanile possa far conoscere i propri canti, per condividerli nei momenti di animazione della preghiera. Tutti i mercoledi i canti inviati e registrati con un video, saranno caricati sul canale Youtube della Pastorale giovanile. E sempre a proposito di social, è nato anche il profilo instagram della pg. Insomma, tanto bolle in pentola.

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