Mese Mariano

Il 27 maggio il pellegrinaggio diocesano Marrucheti-Campagnatico

Partenza a piedi alle 16.30 dalla chiesa di Marrucheti. Un bus per chi partecipa solo alla Messa

Torna il pellegrinaggio mariano diocesano da Marrucheti a Campagnatico.

L’appuntamento è per sabato 27 maggio, vigilia di Pentecoste.

Istituito nel 2003 dal vescovo Franco Agostinelli dopo che due anni prima il suo predecessore, il vescovo Giacomo Babini aveva elevato la chiesa di Santa Maria a santuario diocesano, ogni anno – tranne che nel 2020, quando eravamo in piena pandemia – il cammino mariano a piedi ha coinvolto sempre un buon numero di persone anche se forse, ora, ha bisogno di nuova linfa e nuovo entusiasmo da parte della comunità diocesana.

A piedi lungo un tragitto, naturalisticamente molto suggestivo, di dodici chilometri dalla chiesa di Marrucheti, il pellegrinaggio è scandito dalla preghiera del Rosario, da tratti di silenzio e di meditazione, da canti. Il ritrovo sarà alle 16.30 a Marrucheti, da dove ci si metterà in cammino. L’arrivo a Campagnatico è atteso intorno alle 20. I pellegrini saranno rifocillati dai volontari della Pro loco nell’area retrostante la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista (Poggio Novo), poi alle 21 il vescovo Giovanni presiederà la Messa presso il santuario. Alla celebrazione potranno unirsi, naturalmente, anche quanti non hanno la possibilità o non sono nelle condizioni di effettuare il cammino a piedi.

Per questo motivo è previsto un bus, con partenza alle ore 20 dal Seminario, per portare al santuario chi lo desidera e non ha mezzi propri. Per usufruire del servizio occorre prenotarsi telefonando in Curia (0564 29044) oppure inviando una email info@diocesidigrosseto.it.

Per chi, invece, parteciperà al cammino a piedi, l’organizzazione chiede che le auto vengano lasciate a Campagnatico da dove, a partire dalle 15.45, all’altezza del palazzo comunale partirà il servizio navetta per accompagnare i pellegrini a Marrucheti da dove inizierà il percorso a piedi. E’ un’occasione che tutti siamo chiamati a prendere in considerazione come esperienza di comunità, per consegnare a Maria le fatiche, le speranze, i progetti, i bisogni di questa nostra Chiesa e del nostro territorio.

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