Confronto tra il direttore di Avvenire, il fondatore del Sermig e il presidente di Rondine-Cittadella della Pace. Al mattino per gli studenti, alle 18 in sala Friuli incontro pubblico

“Il bello e il buono: comunicare il gusto della vita”: alla Settimana della Bellezza arrivano Tarquinio, Olivero e Vaccari

Un giornalista, Marco Tarquinio, direttore di Avvenire; due testimoni del nostro tempo: Ernesto Olivero, fondatore del Sermig (Servizio missionario giovani) di Torino e Franco Vaccari, presidente di Rondine-Cittadella della Pace, alle porte di Arezzo. Saranno le voci attraverso cui riflettere su “Il bello e il buono: comunicare il gusto della vita”.

Sarà questo il tema che venerdì 21 ottobre connoterà la “Settimana della Bellezza”.

Coordinati da Giovanni Gazzaneo, giornalista di Avvenire, per il quale coordina la rivista “Luoghi dell’Infinito”, Tarquinio, Olivero e Vaccari dialogheranno la mattina, dalle 10 al teatro Moderno, con un migliaio di studenti delle scuole superiori di Grosseto, mentre nel pomeriggio, alle 18 alla sala Friuli del convento di san Francesco, l’incontro sarà aperto a tutti.

Chi sono i protagonisti

Marco Tarquinio dal 2009 è il direttore responsabile di Avvenire. Già capo scout nell’Agesci, è sposato ed è padre di due figlie. Umbro, di Assisi, vive ormai da molti anni tra Milano e Roma. Esperto di politica interna e internazionale, inizia la sua attività di cronista a “La Voce”, passa poi al “Corriere dell’Umbria”, quindi a “La Gazzetta” e a “Il Tempo”, dove si occupa prima di politica estera, poi di cronache politico-parlamentari e, infine, è capo della redazione politica ed editorialista. Nel 1994 lascia “Il Tempo” per “Avvenire”, del quale è stato a lungo editorialista politico e dove ha guidato da caporedattore prima la redazione centrale milanese e poi quella romana.

Ernesto Olivero, sposato, con tre figli e sette nipoti. Ha lavorato in varie industrie del torinese e poi in banca fino alle dimissioni (1991). Nel 1964 ha fondato a Torino il Sermig, Servizio Missionario Giovani, insieme alla moglie Maria e ad un gruppo di giovani decisi a sconfiggere la fame con opere di giustizia, a promuovere sviluppo, a vivere la solidarietà verso i più poveri.
Negli anni ’80 all’interno del Sermig nasce la Fraternità della Speranza, che conta attualmente un centinaio di aderenti: giovani, coppie di sposi e famiglie, monaci e monache che si dedicano a tempo pieno al servizio dei poveri, alla formazione dei giovani, con il desiderio di vivere il Vangelo e di essere segno di speranza. Attorno alla Fraternità della Speranza, centinaia di volontari e il movimento internazionale dei Giovani della Pace si ispirano alla spiritualità e al metodo del Sermig.

Franco Vaccari, aretino, psicologo e insegnante di psicologia, a Rondine, un piccolo borgo di poche case appena fuori Arezzo, circa vent’anni fa ha fondato la “Cittadella della Pace”, una realtà che accoglie giovani studenti post universitari provenienti da Paesi in conflitto tra loro, per aiutarli a formarli alla cultura del dialogo, dell’incontro e della pace. Negli anni sono passati da Rondine centinaia di giovani.

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